Scuola

Tavolo scuola e salute: la Puglia si prepara alla seconda ondata

La seconda ondata di Covid rischia di travolgere il Sud, la zona d’Italia meno preparata ad affrontare una possibile emergenza sanitaria che il Nord ha superato bene, ma che nel Mezzogiorno rischierebbe di diventare uno tsunami. In questo senso il connubio scuola-epidemia potrà essere indolore solo preparandosi al meglio ad affrontare le criticità. E’ quello che si sta provando a fare con il “Tavolo permanente per affrontare le criticità”

L’incontro ha avuto luogo nella sede della Regione Puglia a Bari, in videoconferenza. E’ stata l’occasione giusta per fare il punto della situazione sulle difficoltà delle scuole pugliesi che hanno riaperto in piena pandemia.

Tavolo scuola e salute: la Puglia si prepara alla seconda ondata

Presenti il neo riconfermato presidente della Regione Michele Emiliano, l’assessore pugliese alla Scuola, Sebastiano Leo, il futuro assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco, il direttore del dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Maria Cammalleri.

L’obiettivo è istituire un tavolo permanente con l’Usr e i Dipartimenti di prevenzione delle Asl che serva a monitorare la situazione per non farsi cogliere impreparati: “Con il presidente Emiliano abbiamo effettuato dall’inizio dell’anno scolastico una serie di sopralluoghi nelle scuole pugliesi per osservare direttamente come si sono organizzate e rilevare eventuali criticità – ha detto l’assessore Leo – la nostra attenzione al tema della prevenzione del contagio è massima e si rafforza oggi con l’istituzione di questo tavolo“.

“Il tavolo Scuola e Salute – ha spiegato il professor Lopalco – partirà da subito, per facilitare lo scambio di esperienze e potenziare le attività dopo i primi provvedimenti presi a livello nazionale e regionale e l’emersione dei primi casi nelle scuole”. “Abbiamo deciso di rendere strutturale il confronto con il mondo della scuola – ha detto Vito Montanaro – per fare sintesi e coordinare le attività alla luce delle esperienze dei primi giorni di scuola”.