Tutte le attenzioni in queste settimane sono concentrate sul prossimo avvio dell’ultimo concorso scuola in ambito Pnrr, il Pnrr 3 le cui prove scritte prenderanno il via nei prossimi giorni, entro fine anno. Poi, una volta che l’Italia sarà più libera dagli impegni presi con Bruxelles che hanno condizionato la programmazione delle procedure concorsuali degli ultimi anni, e non solo, sarà possibile intraprendere un nuovo concorso orientato all’assunzione extra concorsuale per valorizzare esperienza, titoli e merito.
Obiettivo del doppio canale
E’ la strada che dovrebbe portare al doppio canale di reclutamento dei docenti, cavallo di battaglia di Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, che consentirebbe di agevolare le assunzioni e permetterebbe di superare la supplentite, assicurando un livello di continuità didattica mai raggiunto.
Pittoni, in un intervento a Orizzonte Scuola, spiega che l’obiettivo dei prossimi mesi sarà “l’approvazione della possibilità strutturale dell’accesso al ruolo per merito, cioè anche senza l’ennesima procedura concorsuale per titoli ed esami“.
Dal 2026, dopo gli impegni Pnrr, il ministero ha annunciato l’intenzione di bandire un solo concorso scuola ordinario l’anno. Ma l’esperienza recente ha mostrato come il solo canale concorsuale sia insufficiente a garantire un numero adeguato di assunzioni. Per questo si dovrebbe procedere con il doppio canale di reclutamento, che consentirebbe di assumere sia da concorsi che da graduatorie.
L’attenzione al precariato storico
“Adesso l’attenzione si sposta sul cosiddetto “precariato storico” -spiega Pittoni – a partire dalle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), che per un certo periodo hanno consentito l’accesso al ruolo sia sul sostegno che per posto comune. Tale possibilità è stata poi limitata al sostegno. Ma l’importante è che disponiamo di un precedente importante nello sviluppo del progetto di diversificazione del reclutamento degli insegnanti. L’accesso al ruolo da GPS, ispirato all’articolo 59 della Legge 106 del 23 luglio 2021, conversione del Decreto-Legge 73/2021 Sostegni bis prorogato da ultimo con Decreto-Legge 19/2024, è infatti a tutti gli effetti un tassello già collaudato del meccanismo presente nel mio Disegno di legge 1920/2020 al quale da tempo si guarda in funzione dell’obiettivo di garantire che nessuna categoria resti esclusa dalla possibilità di puntare al ruolo”.