Legge di bilancio 2026, 50 proposte per cambiare la scuola arrivano al Senato

Ancora molto da discutere nell’ambito della Legge di Bilancio 2026 per quel che riguarda il mondo della scuola, entrato nella manovra già con alcuni provvedimenti importanti. Anief punta a ottenere altri risultati importanti e storici grazie a un gruppo di emendamenti per la manovra 2026 depositato in V Commissione del Senato.

L’organico aggiuntivo

Il sindacato punta a ottenere risposte importanti in ottica organico aggiuntivo ai fondi per la valorizzazione del personale, con particolare attenzione sia ai docenti che al personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

La priorità assoluta è l’estensione della carta del docente anche agli Ata. Carta del docente in un momento difficile, con il rinvio dell’attivazione al nuovo anno e l’incertezza sull’importo pro capite in virtù dell’estensione della platea dei beneficiari ma non dell’aumento dei fondi disponibili per finanziare la misura.

Anief chiede il rafforzamento delle dotazioni nelle segreterie, l’incremento delle figure tecniche nei laboratori e interventi sul dimensionamento scolastico.

Le questioni economiche

Spazio tra gli emendamenti anche al mondo del precariato, con richieste che riguardano l’assunzione stabile dei docenti a tempo determinato, con particolare attenzione ai posti di sostegno, dove la necessità di continuità didattica resta tra le più urgenti.

Il pacchetto di emendamenti interviene anche sulla parte economica. Anief chiede un incremento del MOF, un fondo dedicato al riallineamento retributivo con il resto del pubblico impiego e un’indennità una tantum da 500 euro collegata al prossimo rinnovo contrattuale.

Vecchio cavallo di battaglia la richiesta del recupero dell’anno 2013 ai fini della progressione economica. Sullo sfondo resta la valorizzazione di figure chiave come gli assistenti amministrativi e i direttori dei servizi generali e amministrativi.

Ora è il momento di esaminare gli emendamenti: verranno presi in considerazione martedì e, nelle settimane successive, sottoposti al voto della Commissione. L’obiettivo è quello di arrivare a modifiche che rendano il sistema scolastico più equilibrato e capace di rispondere ai bisogni reali delle scuole.