C’è curiosità e preoccupazione per capire se davvero il ministro manterrà la barra dritta orientata verso la decisione anticipata ai sindacati nel corso dell’ultima informativa. Il Ministero vuole anticipare l’aggiornamento delle GPS per attuare una procedura più comoda e precisa che andrà però a discapito di quei docenti che potrebbero non riuscire a completare i 12 punti.
Le province con più candidati
Da cosa nasca la volontà del ministero di cambiare la collocazione classica dell’aggiornamento Gps solitamente calendarizzata in primavera? E’ stata una decisione ponderata a lungo, non ancora ufficializzata, ma inerente soprattutto condizioni organizzative.
Le criticità riguardano in particolar modo quelle province, e non sono poche, caratterizzate dalla presenza in graduatorie GPS di moltissimi candidati.
Il ministero è convinto che anticipare la procedura potrebbe agevolare il lavoro di molti Uffici scolastici territoriali, che potrebbero in questo modo lavorare le domande con maggiore calma, evitando molti errori e scongiurando la necessità di concentrare le procedure in poche settimane.
Gli impegni estivi degli uffici scolastici territoriali
Situazione che coincide spesso con l’accavallarsi di altre procedure tipiche della fine dell’anno scolastico e della pausa estiva, come la presentazione delle domande per le max 150 preferenze, lo scorrimento delle Gps per la prima fascia sostegno, la mini call veloce e dallo scorso anno anche la conferma del docente di sostegno su richiesta delle famiglie.
I sindacati hanno espresso non poche perplessità in questo senso e la decisione definitiva è stata al momento cristallizzata, in attesa di ulteriori riflessioni e di nuovi incontri informativi con i sindacati. La soluzione più probabile potrebbe essere quella di anticipare ai primi giorni di febbraio, in modo da conciliare la necessità di anticipare la procedura con il consentire a tutti i candidati di perfezionare i requisiti necessari all’iscrizione.