A gennaio 2026 via al terzo ciclo di percorsi abilitanti, conclusione entro giugno

Percorsi abilitanti e Corsi Indire vanno di pari passo, nell’ottica di consentire al maggior numero di aspiranti docenti di ottenere abilitazione e titolo di sostegno in vista dei prossimi anni, contrassegnati dalla fine della fase transitoria di cui già il prossimo Pnrr 3 non fa più parte.

Esperienza non sufficiente

Nonostante i percorsi abilitanti siano già al terzo ciclo, l’esperienza pregressa non sembra essere ancora sufficiente a scongiurare tutta una serie di criticità che ancora vengono segnalate dai diretti interessati coinvolti dalla necessità di prendere parte ai programmi di formazione iniziale.

Le tempistiche lunghe restano uno dei problemi, probabilmente il problema principali. Il percorso abilitante principale, quello da 60 CFU, viene strutturato in modo simile al TFA sostegno. Questo comporta che la sua durata abbraccia un intero anno accademico.
Il problema è che mentre per il percorso riservato al sostegno si riescono a rispettare tempistiche congrue con le necessità di inizio e conclusione, per i percorsi abilitanti le cose non vanno allo stesso modo.

Conciliare gli impegni

Il peccato originale è sicuramente la pubblicazione tardiva dei decreti che contrae non poco il tempo disponibile, il tutto a scapito della qualità della formazione. Non solo: molti partecipanti hanno notevoli difficoltà a conciliare le lezioni, con la conseguenza che frequentare le lezioni e continuare a lavorare, diventa una corsa a ostacoli.

Al momento si resta in attesa della fase di accreditamento da parte di Anvur, considerato che la parte riservata alle università e le istituzioni AFAM (avevano tempo fino al 24 ottobre per inserire sulla piattaforma ministeriale la propria offerta formativa, indicando classi di concorso e numero di posti disponibili) è scaduta.

Da gennaio a giugno 2026

Sarà poi compito del Ministero emanare il decreto che sancirà il prossimo ciclo di percorsi abilitanti, il terzo. Date ufficiali ancora non ce ne sono, ma tutto lascia pensare che verrà rispettata l’indicazione data ai sindacati in base alla quale si dovrebbe partire a gennaio 2026.

Proprio in quel periodo dovrebbero anche essere pubblicati i bandi, in modo da riuscire a perfezionare il tutto entro giugno 2026. Ma rispettare queste tempistiche non sarà semplice.