Reclutamento a doppio canale: intesa con la Commissione europea difficile ma possibile

Stop alla carriera dell’insegnante intesa come vero e proprio selezionificio. Lo ribadisce l’Onorevole Pittoni sulle sue pagine social, ribadendo l’impegno a ridare valore al percorso che deve portare a una cattedra.

Gli ultimmi provvedimenti del ministero

Un percorso che negli ultimi anni ha preso evidentemente la direzione sbagliata, con la carriera dell’insegnante che secondo l’onorevole Pittoni si è ridotta a una sorta di “selezionificio” senza fine.

Ma l’inversione di tendenza è già evidente, in virtù degli ultimi provvedimenti del ministero: a cominciare dal tentativo di smantellare questa situazione ripristinando la figura degli idonei dei concorsi scuola. A questo, nei prossimi mesi si aggiungerà l’introduzione degli elenchi regionali, che prenderanno il via dal 2026.

Non è un percorso semplice ma che è stato già intrapreso, grazie anche all’apertura della Commissione europea alla possibilità di introdurre in Italia nella scuola un meccanismo di reclutamento a doppio canale che possa affiancare le assunzioni da concorsi per ridurre il precariato, evidentemente insufficienti, a quelle da graduatorie valorizzando merito ed esperienza. In modo che chi aspetta un contratto a tempo indeterminato non sia costretto a farlo per tutta la vita.

Il ripristino della figura dell’idoneo

Questo l’intervento dell’onorevole Pittoni: “Docenti, stop selezionificio. Negli anni la carriera dell’insegnante si è ridotta a una sorta di “selezionificio” senza fine, che abbiamo iniziato a smantellare col ripristino della figura dell’idoneo e il varo degli elenchi regionali. Chi segue il mio lavoro conosce le difficoltà dell’operazione che punta, d’intesa con la Commissione europea, a un ben più agile meccanismo di reclutamento a doppio canale. E ha imparato ad aspettare. Ma non tutta la vita”.

Sempre a proposito di idonei, Pittoni spiega che da quando si è riusciti a ripristinare le GM del Concorso 2020, le “percentuali di scorrimento”, di questo concorso gli idonei le hanno sempre avute e anche consistenti. Con 30 mila assunzioni in meno di tre anni si collocano al primo posto tra le varie graduatorie: “Vediamo adesso che margini di manovra avremo per gli elenchi regionali”.