Aumenti stipendio docenti, in arrivo effettivi in busta paga netti tra 50 e 80 euro

Tra due giorni si proverà a mettere la firma sul rinnovo del contratto collettivo nazionale “Istruzione e Ricerca” per il triennio 2022-2024. Le cifre sono già note e non soddisfano i sindacati, consapevoli però che solo accettare l’offerta del ministero consentirà di passare al triennio successivo sommando ulteriori incrementi in busta paga.

I reali aumenti

Ma a quanto ammontano esattamente gli aumenti previsti dal rinnovo? Si parla di cifre medie e soprattutto lorde, cui vanno detratte inoltre le indennità di vacanza contrattuale già percepite dai dipendenti scolastici.

Ha provato a semplificare i conteggi FLC CGIL per far capire a docenti e personale ata su quanto potranno effettivamente contare una volta messo nero su bianco il contratto dopo l’incontro in cui sono state comunicate le tabelle ufficiali consegnate nel corso dell’incontro del 9 ottobre 2025.

Bisogna partire infatti dal presupposto che una parte significativa degli aumenti è già stata erogata come anticipazione grazie al DL “Anticipi” (Decreto-Legge 145/2023), con oltre il 60% dell’incremento complessivo già disponibile in busta paga.

Le cifre in arrivo

Per questo il netto rimanente in busta paga da aggiungere diventa relativo. Flc Cgil sottolinea come il forte scarto tra aumenti nominali e inflazione registrata nel triennio, comporti un taglio di circa due terzi rispetto al reale potere d’acquisto da tutelare.

Il rinnovo del contratto, al netto dell’anticipazione già versata, equivalgono a 25 euro mensili per un collaboratore scolastico al primo gradone e 53 euro mensili per docenti della secondaria di secondo grado o funzionari amministrativi al termine della carriera.