Sta evolvendo rapidamente la questione della platea dei beneficiari per quel che riguarda la Carta del docente da 500 euro, importo ormai da considerare massimo ottenibile e non più minimo garantito. Nono stante le notevoli aperture a questo bonus nei confronti di nuove categorie di docenti, al momento restano fuori dalla possibilità di ottenerla i supplenti destinatari di supplenze brevi e saltuarie.
Beneficiari per i giudici, non per il ministero
Ora come ora questi insegnanti a tempo determinato, al contrario di alcune categorie di colleghi precari, sono ancora esclusi dall’estensione. Questo nonostante ci sia una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, del 3 luglio 2025, con cui prima o poi il ministero dovrà confrontarsi, capendo in quale modo adeguare il diritto, considerato che la sentenza stessa ha sancito che la Carta del Docente spetta a tutti i precari, a prescindere dalla durata del contratto.
Partendo dal presupposto che il ministero non ha alcun interesse a escludere determinate categorie di precari, il problema resta la distribuzione dei fondi a disposizione del ministero, che non stanno aumentando nonostante l’aumento della platea dei beneficiari. Questo significa che lo stesso importo complessivo va distribuito su un numero sempre maggiore di docenti, precari e non, con l’inevitabile conseguenza che l’importo pro capite è destinato a scendere e che soprattutto non può più essere garantito come invece avveniva prima, quando i 500 euro erano un minimo assicurato a ogni beneficiario.
Le supplenze brevi o saltuarie
In attesa che il ministero recepisca la sentenza, chi ha svolto supplenze brevi può ottenere il bonus da 500 euro con ricorso giudiziario. Diritto che viene riconosciuto anche per i contratti stipulati negli ultimi cinque anni, in base alla prescrizione quinquennale.
In attesa che arrivi un provvedimento specifico ministeriale che riconosca il beneficio a tutti gli aventi diritto coinvolgendo anche i beneficiari della sentenza in base alla quale anche i docenti con supplenze brevi o saltuarie (di durata inferiore al 30 giugno) hanno diritto alla Carta del Docente. In altre parole, non conta più la durata del contratto.
Secondo quanto sancito dalla Corte di Giustizia Europea nella sentenza del 3 luglio 2025, infatti, è irrilevante la durata del contratto e quindi la carta spetta anche ai titolari di contratti brevi. Non è quindi la durata del contratto a sancire il diritto ma le funzioni svolte. Il ministero, anche per questo, ha stabilito che la cifra conferita mediante bonus verrà sancita di anno in anno.