Agli idonei dei concorsi che rientrano nella nuova normativa di assunzione nell’ambito del 30% dei posti da assegnare a chi ha superato le prove senza risultare vincitore, si aggiungeranno a breve quelli del prossimo concorso scuola PNRR3, che verrà bandito entro questo mese e le cui prove dovrebbero essere messe in calendario già entro la fine del 2025.
La disponibilità dei posti
Per gli idonei di questo concorso che saranno esclusi dal 30%, ci sarà comunque la possibilità di assunzione tramite gli elenchi regionali. Una possibilità concreta, che però al momento non costituisce alcuna garanzia. In base a come sono stati formulati, gli elenchi regionali potranno essere utilizzati per assunzioni straordinarie.
Quello che ancora non è certo è in che misura, considerato che la disponibilità dipenderà dai posti e dalla classe di concorso.
Chi risulterà idoneo su più classi di concorso dovrebbe potersi inserirsi negli elenchi regionali. Va detto che si tratta di un ambito ancor incerto e dai contorni non definiti, dal momento che per gli elenchi regionali che prenderanno il via soltanto a partire dal 2026, si attende nelle prossime settimane un decreto specifico che aiuti a comprenderne nello specifico i criteri.
Le assunzioni da Gps
I nuovi provvedimenti inseriti nel recente decreto scuola, che comprendono l’assunzione del 30% degli idonei e l’istituzione degli elenchi regionali senza scadenza validi nel 2026, sono un primo passo verso l’estensione dei criteri di reclutamento docenti in Italia. Lo ha sottolineato nei giorni scorsi anche l’onorevole Mario Pitttoni, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione Lega
già Presidente Commissione Cultura Senato: “Quasi tre anni di confronto con Bruxelles ci hanno consentito di recuperare la figura del docente idoneo, trampolino per il ruolo senza doversi sottoporre a ulteriori prove concorsuali”.
Il prossimo passaggio sarà il superamento del precariato storico, intervenendo sulle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e facendo in modo che tornino ad avere il valore che hanno avuto già in passato, consentendo l’accesso al ruolo sia sul sostegno che per posto comune.