La procedura di ricostruzione carriera è un passaggio molto importante per il personale scolastico, e prevede procedure specifiche a seconda che coinvolga personale ata o docenti. Entrambi devono comunque fare riferimento a una procedura telematica predisposta dal ministero su istanze online. Qualunque altea procedura non viene considerata valida dal ministero.
Procedura interamente online
Chi deve procedere con la domanda di ricostruzione carriera deve fare riferimento alla procedura online predisposta appositamente sul portale Polis del Ministero dell’Istruzione. Procedura che richiede l’inserimento da parte del dipendente scolastico di tutti i periodi di servizio svolti.
In questa fase, vanno indicati anche i periodi di servizio svolti inferiori a 180 giorni, dal momento che con le nuove normative oggi ogni giorno ha il suo valore e viene conteggiato. Una volta completata la procedura, sarà compito del sistema informatico procedere con l’elaborazione che consentirà di stabilire l’anzianità riconosciuta. Il passaggio successivo è rappresentato dalla formalizzazione della stessa mediante decreto.
La modifica dei critieri di calcolo
Sono ormai tre anni, fin dal primo gennaio 2022 che il ministero ha introdotto nell’ambito della procedura di ricostruzione carriera una nuova norma importata dalla normativa internazionale europea che modifica i criteri di calcolo.
In base a questa nuova procedura, infatti, ogni giorno di servizio prestato viene conteggiato e cumulato. Cambia dunque la procedura in base alla quale valevano solo i servizi che consentivano il perfezionamento dei 180 giorni minimi per anno. Per questo bisogna indicarli tutti, perché ognuno concorre alla formazione dell’anzianità.
Rischio nuovi penalizzati
E’ una nuova norma pensata per uniformare il calcolo dell’anzianità dei docenti a quello del personale ATA. Una norma che non ha mancato di provocare polemiche da parte di coloro i quali si sono sentiti penalizzati avendo alle spalle molti anni con contratti di almeno 180 giorni. Infatti con la nuova normativa, a parità di servizio, potrebbero risultare meno anni riconosciuti.