I nuovi interpelli disponibili di inizio settimana: ancora migliaia di cattedre scoperte in tutta Italia

Prosegue la pubblicazione degli interpelli da parte delle scuole in seguito alle liberatorie degli uffici scolastici che hanno riscontrato l’impossibilità di conferire le supplenze mediante algoritmo Gps per indisponibilità di candidati. Sono migliaia le cattedre scoperte in tutta Italia che i dirigenti scolastici, dopo aver provato anche a fare ricorso alle graduatorie di istituto, come prevede la normativa, hanno messo a disposizione dei docenti che risponderanno agli interpelli.

C’è anche l’interpello-mad

Ci sono disponibili interpelli classici e interpelli preventivi, i cosiddetti interpelli mad, utili in quei casi in cui sono necessarie tempistiche più rapide per l’individuazione di candidati: è il caso delle supplenze brevi fino a dieci giorni per infanzia e primaria. Con l’interpello preventivo, i dirigenti scolastici raccolgono prima le candidature dei docenti in modo poi da avere una banca dati a disposizione cui attingere in poco tempo nel momento in cui si configura la necessitò di assegnare in tempi rapidi una supplenza. Una sorta di compromesso tra il nuovo sistema di interpello, che garantisce maggior trasparenza a tutto il sistema, e il vecchio metodo di domande di messa a disposizione ormai andato in soffitta dallo scorso anno.

Quest’anno la pubblicazione degli interpelli, soprattutto dal punto di vista numerico, è stata notevolmente anticipata rispetto al passato anche grazie alla velocità con cui gran parte delle supplenze sono state assegnate tra fine agosto e inizio settembre, lasciando pochi posti scoperti.

L’effetto della conferma sul sostegno

Una velocità di cui l’algoritmo ha beneficiato anche grazie all’introduzione della norma sulla conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia, norma contestata ma che ha oggettivamente snellito notevolmente gli elenchi di supplenze da assegnare grazie al bollettino zero che entro la fine di agosto ha risolto già il problema di quasi 50mial cattedre sul sostegno.

Una norma difesa dal ministero che però per il momento non è detto che venga confermata anche per il prossimo anno: il decreto che la regolamenta infatti fa riferimento solo all’anno 2025, per cui per vederla applicata anche in vista del prossimo anno scolastico sarà necessaria una proroga che al momento non è stata annunciata.