Il rischio in vista del prossimo concorso Pnrr 3 che verrà bandito a ottobre e che prenderà il via a fine dicembre, in anticipo rispetto alle previsioni, è che vedrà la partecipazione in larga parte degli stessi aspiranti docenti che hanno già preso parte e superato, senza essere vincitori, al Pnrr 1 Pnrr 2.
Concorso fotocopia
E’ l’allarme che lancia Gilda degli Insegnanti all’indomani dell’informativa che il ministero ha svolto con i sindacati per presentare il bando del Pnrr prima della pubblicazione ufficiale che avverrà nelle prossime settimane. Come ampiamente previsto e prevedibile, i sindacati hanno avuto modo di riscontrare che il terzo concorso che si svolgerà nell’ambito degli accordi presi con l’Europa per il Pnrr, non sarà grosso modo differente dai precedenti. Anzi, viene definito un concorso fotocopia.
A suscitare i malumore dei sindacati anche il fatto che si tratta di un concorso che metterà pochi posti a disposizione, anche in virtù del fatto che la gran parte dei posti da assegnare nell’ottica dell’impegno preso con Bruxelles, sono stati perfezionati con i primi due concorsi Pnrr.
L’applicazione delle tabelle dei titoli
Il sindacato critica anche ma la mancanza di omogeneità di applicazione delle tabelle dei titoli. La richiesta è che venga comunicato in maniera esplicita quale sia l’interpretazione, possibilmente, unica e univoca, a livello centrale. Il timore è che si possa ripetere quanto già avvenuto in occasione delle precedenti procedure, con situazioni che hanno portato a errori e malfunzionamenti.
La struttura del concorso simile ai precedenti concorsi PNRR, comporta che le varie classi di concorso saranno affidate agli USR. Sarà in molti casi necessario accorpare tra di loro le regioni.
Le incertezze degli ITP
Per Gilda non è questa la soluzione per risolvere il problema del precariato, con l’aggravante che restano in piedi situazioni equivoche come quelle degli ITP non abilitati che potranno partecipare a questa procedura ma che per il futuro hanno poche certezze.