Ricostruzione carriera, domande entro fine anno ma il nuovo sistema penalizza i docenti

Entro il 31 dicembre 2025 i docenti interessati dovranno presentare domanda per la ricostruzione di carriera. Grazie a questa procedura, è possibile perfezionare il proprio inquadramento all’interno delle fasce stipendiali previste dal sistema retributivo. Le domande che saranno inviate dopo fine anno non saranno valide.

Precariato penalizzante

Per inoltrare la domanda bisogna fare riferimento al servizio predisposto dal ministero su Istanze OnLine. A rendere importante questa procedura per i docenti e il personale scolastico in generale, ancor più che per il resto dei dipendenti della pubblica amministrazione, è il fatto che loro malgrado questi dipendenti hanno spesso un lungo passato da precari che altri non hanno.

Questo porta a notevoli differenze retributive tra inizio e fine percorso.

Da qualche anno, però, la normativa è diventata particolarmente penalizzante per il personale scolastico in questo ambito. Dipende principalmente dalle regole introdotte dal primo gennaio 2022, che hanno introdotto modifiche al calcolo dell’anzianità di servizio, spesso peggiorative per il risultato finale.

Le nuove regole

Un nuovo sistema che però riguarda solo i docenti, lasciando inalterata la situazione del personale ATA. Cosa cambia? Ad esempio non c’è più la regola in base alla quale un anno scolastico risultava valido ai fini della carriera se prestato per almeno 180 giorni o ininterrottamente dal primo febbraio fino agli scrutini finali.

In base al nuovo sistema si ha il vantaggio di poter includere tutto, senza perdere nulla, grazie al computo giornaliero di tutti i servizi prestati. Il risultato finale è però penalizzante: se prima un docente con dieci anni di servizio pre-ruolo di 180 giorni ciascuno perfezionava il riconoscimento di otto anni ai fini giuridici ed economici, adesso arriva a un punteggio di anzianità di soli cinque anni effettivi.

Le tempistiche da rispettare

Anche per questo è opportuno non perdere tempo: dopo il periodo di prova, si hanno cinque anni di tempo per presentare domanda, altrimenti si rischia di perdere gli arretrati. Ancora peggio quel che succede dopo dieci anni, quando viene meno il diritto al riconoscimento degli anni di servizio pre-ruolo.