Non solo aumento di stipendi, anche scatti stipendiali ogni 4 anni per i docenti: tra una settimana riprende la trattativa

Appuntamento decisivo tra sette giorni all’Aran tra ministero e sindacati per capire quanto si è vicini, o quanto si è ancora lontani, dal rinnovo del contratto scuola, che ruota soprattutto attorno a questioni economiche. Si partirà dalla base di trattativa di circa 140 euro lordi in media per il personale scolastico, cui si è aggiunto nell’ultimo periodo lo stanziamento una tantum di circa 240 milioni di euro previsti dal decreto legge 127/25 approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri e già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Le tempistiche del rinnovo

Uno stanziamento più simbolico che sostanziale, considerato che non dovrebbe portare a testa più di dieci euro lordi a testa in aggiunta a quelli previsti dal rinnovo del contratto sulla base della legge di Bilancio. Sul tavolo anche altri temi, come quelli proposti da Anief e che si rivolgono all’estensione della assicurazione sanitaria ai supplenti al 30 giugno.

Difficile che, anche in caso di accordo la prossima settimana, aumenti di stipendio e saldo degli arretrati possano arrivare entro al fine dell’anno come avvenuto in occasione dell’ultimo rinnovo. Per rientrare in queste tempistiche, Aran era stata chiara in questo senso, bisognava firmare entro l’estate, cosa non avvenuta.

Gli scatti stipendiali per i docenti

Anief ha accolto positivamente lo stanziamento dei 240 milioni alle buste paga del personale scolastico, ma non basta: chiederà che a questo segnale se ne aggiunga un altro, ovvero che gran parte delle risorse destinate alla prossima legge di bilancio per il pubblico impiego siano assegnate al personale scolastico per colmare il gap stipendiale rispetto al personale delle funzioni centrali, che al momento ha superato 10 mila euro annui”.

Altre le richiesta già anticipate da Anief e che verranno formalizzate tra una settimana: buoni pasto in primis, ma anche revisione della tabella degli scatti di anzianità con gradini più brevi e omogenei. L’obiettivo dichiarato è una revisione della tabella degli scatti stipendiali ogni 4 anni. C’è poi sullo sfondo la battaglia per l’omogeneità di trattamento tra precari e docenti di ruolo, anche sulla base di quanto indicato da Bruxelles.