Insegnanti superati dalla chiamata diretta dei colleghi di sostegno, si passa ai ricorsi per verificare eventuali ingiustizie

Archiviata la procedura di assegnazione delle cattedre ai docenti confermati su sostegno mediante algoritmo Gps (con il bollettino zero di fine agosto), procedura al suo debutto assoluto (al momento circoscritta al 2025, per rivederla l’anno prossimo servirà una proroga), è il momento dei ricorsi, inevitabili.

I fronti opposti

Per il ministero la procedura è stata un successo, anche per i presidi che addirittura rilanciano e tramite Anp chiedono di estendere la chiamata diretta a tutti gli incarichi di supplenza. Soddisfatte anche le associazioni di categoria come FISH ed evidentemente soddisfatte anche le oltre 40mila famiglie che hanno fatto richiesta di continuità e ottenuto lo stesso docente dell’anno scorso per il proprio figlio.

Poco soddisfatti i sindacati e chi ha subito queste conferme, come i docenti che sono stati scavalcati nel bollettino zero da docenti, anche non specializzati, posizionati peggio in graduatoria ma comunque nominabili nel primo bollettino. I sindacati ci avevano provato prima dell’estate a presentare ricorso contro la costituzionalità di questa norma, nella speranza di bloccarla.

Il ricorso al Tar

I giudici hanno risposto che non si poteva bocciarla a priori, ma che bisognava prima verificare quali effetti ed eventuali ingiustizie avrebbe prodotto.

Adesso c’è materiale per emettere un giudizio, e se ne discuterà davanti al TAR Lazio, con ricorso già depositato avverso il DM 32/2025 o presso il competente Giudice del Lavoro. Promotore Anief.

Il ricorso è contro il DM 32 del 26 febbraio 2025 misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026, a norma dell’articolo 8, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106.

L’obiettivo è tutelare i docenti specializzati sul sostegno che sono stati scavalcati nell’attribuzione delle supplenze da Gae o Gps, per verificare se sono stati vittime di ingiustizia.