Anche in questa fase di assegnazione supplenze mediante algoritmo stiamo assistendo alla disposizione di legge per cui nelle GPS chi ha svolto il servizio civile universale gode di una riserva del 30%. Una questione che ogni anno presta il fianco a polemiche da parte di chi ritiene ingiusto il vantaggio che chi beneficia di questa riserva ottiene a volte a prescindere da “meriti” scolastici.
La riserva del (meno) del 30%
In realtà la riserva è inferiore al 30%, ma comunque esiste. Si applica all’assegnazione delle supplenze da quando è stata introdotta mediante normativa, dall’attuale governo.
E’ uno dei punti più controversi, e uno di quelli per cui i sindacati vorrebbero che non si proseguisse con nuove ordinanze per disciplinare l’aggiornamento delle Gps biennale ma si arrivasse a un nuovo regolamento con l’intesa delle parti sociali. Per il momento invece si andrà avanti, almeno fino al 2028, con nuove ordinanze in virtù della decisione di rinviare la stesura di un nuovo regolamento, come sancito di recente dal ministero nell’ambito del decreto scuola.
Il fenomeno dei docenti scavalcati in graduatoria
Una questione che trova particolarmente critica la FLC CGIL che vorrebbe ridiscuterne i contorni con il Ministero, possibilmente prima del prossimo aggiornamento delle gps previsto per il 2026. Il motivo è che si sta assistendo a un numero consistente di questi titoli di riserva aggiuntivi rispetto a quelli classici. L’esempio che sempre si fa e il paragone è con i beneficiari della Legge 68.
Gli effetti di questa disposizione di legge sono docenti scavalcati in graduatoria nonostante punteggi alti accumulati in anni di esperienza a vantaggio di colleghi che possono sfruttare questi o titoli di precedenza e preferenza derivanti da esperienze che potrebbero avere poco a che fare con l’insegnamento. Il motivo di tale riserva è comunque una disposizione di legge”.