Assicurazione sanitaria docenti e ATA: al via da gennaio 2026 ma non per tutti

Dal 2026 docenti e ATA potranno beneficiare di una copertura sanitaria integrativa finanziata con fondi pubblici, estesa anche ai supplenti, con prestazioni su due livelli.

Fondi e platea dei beneficiari

L’iniziativa prenderà il via a gennaio 2026. Dal nuovo anno verrà attivata una polizza sanitaria integrativa per docenti e personale ATA. Si potrà contare sullo stanziamento di 260 milioni di euro in quattro anni. All’inizio non sarà per tutti: in un primo momento andrà a beneficio di chi dispone di un contratto a tempo indeterminato o annuale al 31 agosto. Ma c’è già un impegno formale da parte del ministero che intende includere anche i supplenti al 30 giugno. Perchè ciò sia possibile, verranno stanziate ulteriori risorse stimate in 13-14 milioni di euro l’anno. L’iniziativa comprenderà tutto il personale docente, ATA, IRC ed educativo, senza distinzione di contratto.

Modalità di adesione e prestazioni previste

L’adesione sarà automatica, ma richiederà la presentazione di una domanda secondo procedure che saranno definite dal ministero. La copertura sanitaria sarà articolata in due livelli: la prima fascia includerà interventi complessi e costosi, come cure per patologie oncologiche e cardiologiche; la seconda riguarderà prestazioni più frequenti, tra cui visite odontoiatriche, prevenzione oncologica specifica per genere e spese legate al parto. Ma il ministeo sta pensando anche all’inserimento di un contributo per la non autosufficienza e l’ampliamento degli esami diagnostici preventivi.