Corsi Indire sostegno: diffida al ministero, due graduatorie distinte per chi ha frequentato il Tfa da 60 cfu e i percorsi da 30
In attesa di conoscere data di avvio e modalità di erogazione dei Corsi Indire sostegno da 30 cfu, che costituiranno insieme al Tfa il doppio canale di specializzazione sul sostegno a partire dal 2025, prosegue il malcontento di quanti ritengono questi percorsi “semplificati” e iniqui nei confronti di chi ha frequentato o sta frequentando il percorso pieno.
I diritti dei precari
In tal senso, è significativo che i Docenti precari su posti di sostegno, Collettivo dei Docenti di Sostegno Specializzati, abbia inviato una formale diffida al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), per tutelare i diritti dei docenti di sostegno precari, in vista dei prossimi corsi Indire sul sostegno.
Secondo il Collettivo dei Docenti di Sostegno Specializzati, i nuovi corsi riducendo la formazione richiesta da 60 a 30 CFU, rischiano di generare un’ingiustizia nel campo del sostegno.
Al momento come detto al di là delle dichiarazioni del ministro Valditara, non ci sono certezze circa i criteri e le modalità di questi percorsi. Questo senso di incertezza preoccupa tutto l’ambiente del sostegno, e mette a rischio il futuro dell’insegnamento rischiando di penalizzare in primis gli insegnanti, e poi gli studenti e le loro famiglie.
Equità rispetto al Tfa
Per questo vengono chieste al ministero garanzie dal punto di vista formativo per evitare che si creino disparità tra chi ha seguito un percorso di specializzazione pieno e chi frequenterà quello abbreviato.
A questo si aggiunge che dopo l’annuncio prima dell’estate, il tutto è rimasto in un limbo di incertezza. Il rischio, secondo il Collettivo, è che chi ha ottenuto la specializzazione mediante Tfa veda compromessa la propria posizione lavorativa e professionale, subendo un trattamento non equo.
Alla luce di queste considerazioni, il Collettivo chiede al MIM di fornire al più presto maggiori certezze circa criteri e modalità di attuazione dei nuovi percorsi formativi.
Graduatorie distinte
Viene richiesta poi una distinzione tra i percorsi di 60 CFU e quelli di 30 CFU, mediante l’istituzione di due graduatorie separate per tutelare la qualità dell’insegnamento e garantire una parità di trattamento tra i docenti.
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Il Corso di Specializzazione sul Sostegno da biennale si è ridotto a 8 mesi (un terzo!).
In questa occasione nessuno ha obiettato assolutamente niente. Ora per i docenti che hanno svolto servizio su sostegno per uno o più lustri, potendo afferire al corso Tfa Indire, hanno creato tutto questo ‘scompiglio’. Se avessero continuato ad insegnare sostegno ‘senza titolo specifico’ andava bene… e in questo caso nessuno si sarebbe preoccupato di dire che per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono necessarie ‘alte competenze ‘ (come è e sarebbe giusto che sia).
Il problema dunque si comprende bene ‘dove sia’! Del resto il passaggio dai corsi biennali a quelli ‘ottomesini’ non ha suscitato perplessità e/o preoccupazione in alcuno. Anche in questo caso si comprende bene chi sia a dire ‘questo va bene e quest’altro no’.
Non bisogna poi dimenticare i Corsi di Sostegno tenuti dai ‘provveditorati’ per i docenti soprannumerari…
I docenti con esperienza pluriennale su sostegno, anche senza titolo specifico, hanno svolto attività ‘sul campo’, partecipando alla redazione del PEI, PDP, presieduto e verbalizzato il GLO, il GLI, incontri con le ASL …
Considerando ‘anche poi’ che gli attuali TFA sostegno prevedono 150 ore di Tirocinio Diretto e 25 ore di Tirocinio Indiretto, posso ‘facilmente’ affermare che hanno pienamente assolto a questa ‘parte del percorso previsto’ e che corrisponde sicuramente ai 30 CFU di cui si lamenta tanto la mancanza nei Corsi Indire.
Per i docenti con titolo UE, questi hanno già conseguito lo specifico Tfa sostegno in un paese membro UE e afferendo ai Corsi Indire dovranno conseguire ulteriori 30 Cfu in 4/6 mesi , aggiungendoli agli 8 già svolti nel percorso estero.
I Titoli di Studio conseguiti in un paese UE sono legittimi e validi, spendibili in tutti i paesi membri UE.
Del resto non si comprende come mai medici, odontoiatri, infermieri, fisioterapisti, architetti… possono da subito esercitare in Italia, invece per i titoli ‘scolastici’ vi è tutto questo ‘ostruzionismo’.
Sarebbe allora ‘cosa buona e giusta‘ che chi ha svolto i corsi ‘ottomesini’ integri il percorso equiparandolo a quello biennale: auspico infatti che i Tfa sostegno ritornino biennali ( con i corsi di 8 mesi si possono fare nello stesso lasso di tempo 3 tfa sostegno equivalenti temporalmente a un corso biennale di 24 mesi).