Scuola

Percorsi abilitanti docenti: pochi i posti disponibili, in molti rischiano di restare senza lavoro

In attesa che prenda il via il secondo ciclo dei percorsi abilitanti, cresce la preoccupazione per i posti disponibili che secondo le prime stime potrebbe non essere sufficiente a coprire le richieste delle decine di migliaia di aspiranti insegnanti che intendono conseguire l’abilitazione.

Percorsi in ritardo

La riforma del reclutamento docenti prevede la frequenza ai nuovi percorsi abilitanti da 30, 36 e 60 Cfu, a seconda delle esigenze individuali e del proprio percorso pregresso. Una riforma che coinvolge tantissimi docenti che nei prossimi mesi dovranno frequentare i percorsi per ottenere un’abilitazione utile a trasformare il contratto ottenuto mediante vittoria del concorro da determinato a indeterminato.

I percorsi serviranno ad abilitarsi all’insegnamento sulla propria classe di concorso. Al momento solo il percorso per chi è già in possesso di altra abilitazione o specializzazione sul sostegno da 30 crediti è già partito. E’ invece nettamente in ritardo l’avvio del percorso finalizzato ad ottenere 60 crediti formativi abilitanti.

Abilitazione anche per le supplenze

In attesa di conoscere la data di avvio di questi percorsi, sindacati e docenti stanno spingendo nei confronti del ministero per chiedere l’aumento dei posti disponibili per conseguire l’abilitazione. Secondo le stime, considerato l’alto numero di abilitazione che si concretizzeranno nei prossimi mesi, senza abilitazione entro uno/due anni sarà molto difficile anche solo riuscire ad ottenere un incarico di supplenza. Lo sostiene da tempo il sindacato Asset Scuola.

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