Solo gli Usr conoscono la posizione in graduatoria dei candidati idonei dei concorsi PNRR banditi con DDG n. 2576/2023 per infanzia primaria e DDG n. 2575/2023 per la scuola secondaria. Una questione che sta generando molte polemiche da parte di coloro i quali lamentano di essere all’oscuro delle possibilità di assegnazione dei posti eventualmente lasciati liberi.
Le chiamate a sorpresa
E così, chi riceverà una cattedra, la riceverà “a sorpresa” dal momento che non essendo a conoscenza della propria posizione in graduatoria, non è nemmeno possibile prevedere quante reali possibilità di successi si possano avere. I sindacati stanno segnalando questa anomalia al ministero, con la speranza che possa essere presto risolta, ma per ora la situazione rimane così com’è.
Ricordiamo che i concorsi Pnrr, in base alla normativa che li regolamenta, prevedono graduatorie di merito che comprendono solo i vincitori. Il numero di vincitori è equivalente al numero di posti a bando per singola classe di concorso nella regione considerata.
La necessità del ministero è in ogni caso quella di garantire l’integrale copertura di tutti i posti banditi. Questo significa che i posti lasciati liberi da candidati vincitori che rinunciano alla nomina, vengono attribuiti mediante scorrimento agli idonei. Idonei che, come detto sono però all’oscuro della loro posizione in graduatoria.
I posti dei rinunciatari
La normativa non ha previsto infatti la pubblicazione di un elenco pubblico di candidati idonei. Elenco che naturalmente esiste, proprio in virtù del fatto che è uno strumento cui è necessario ricorrere per assegnare i posti dei rinunciatari. Ad avere accesso a questo elenco sono solo gli USR responsabili della procedura. A loro volta, questi uffici lo trasmettono anche agli altri USR di riferimento.
I candidati idonei che provano a saperne di più circa la loro posizione in graduatoria, possono solo visualizzare sulla propria pagina personale il risultato “elenco non graduato”. Nessun’altra informazione è fornita: né relativa alla precisa posizione in graduatoria ne riguardo le reali possibilità di poter accedere alla graduatoria. Una circostanza che naturalmente va a nozze con quanti alimentano la cultura del sospetto e temono che questa poca trasparenza possa portare a poca correttezza nell’attribuzione delle nomine.
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