Scuola

Percorsi abilitanti costano fino a 2.500 euro: chiesta abilitazione gratuita per tutti i docenti

Il costo dei percorsi abilitanti è stato calmierato a livello nazionale, ma resta ancora molto alto secondo studenti e precari che per questo sono scesi in piazza a Roma per protestare. I percorsi per i docenti già abilitati sono già partiti, tutti gli altri dovrebbero iniziare a breve, per consentire la partecipazione al prossimo concorso scuola e l’iscrizione con riserva alle prossime Gps.

I percorsi in partenza

La Rete della Conoscenza ha denunciato il malcontento generale verso questa riforma, che rischia, secondo gli organizzatori, di aggravare la situazione della scuola pubblica italiana.

Al momento i nuovi percorsi formativi da 30, 36 e 60 crediti formativi universitari non beneficiano di alcun sostegno economico da parte dello stato. E così i costi di partecipazione, anche se calmierati, sono ritenuti comunque molto alti considerato che possono arrivare fino a 2.500 euro.

Il sostegno del Governo

I rappresentanti del gruppo studentesco Link – Coordinamento universitario, tra cui Virginia Mancarella, hanno condotto la protesta. Mancarella ha criticato aspramente la situazione, definendo i costi richiesti proibitivi per la maggior parte degli studenti. Ha sottolineato l’urgenza di interventi finanziari nazionali per supportare i percorsi di formazione, ritenendo che l’abilitazione all’insegnamento dovrebbe essere offerta gratuitamente. Ha poi messo in discussione le priorità del governo riguardo al futuro del sistema educativo nazionale, osservando come l’attuale criterio di selezione degli insegnanti sembri basarsi più sulla capacità economica dei candidati che sulle loro competenze professionali.

La protesta, secondo il gruppo, continuerà fino a quando non ci sarà un riscontro da parte del Governo e del ministero.

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