Il sindacato Anief prevede che a causa dell’alto numero di candidati ammessi alla prova orale dei concorsi per insegnanti, le nomine definitive dei ruoli subiranno uno slittamento di un anno. Anief chiede quindi l’implementazione di un doppio canale di reclutamento e assunzione per evitare un aumento dei precari nella prossima stagione scolastica.

Le prove orali

Dopo la conclusione delle prove scritte dei concorsi per docenti, si inizia già a pensare alle prove orali. Gli Uffici Scolastici Regionali stanno comunicando i risultati delle selezioni, ma si sono sollevate polemiche riguardo all’elevato numero di candidati che hanno superato la fase scritta.

Il Ministero dell’Istruzione si difende sostenendo che molti candidati hanno rinunciato all’ultimo momento, spiegando così l’alto tasso di ammissione alle prove orali. Tuttavia, i numeri definitivi mostrano una disparità tra regioni, con una forte concentrazione di candidati al Sud rispetto al Nord Italia. In particolare, in Sicilia ci saranno più di 17 candidati per ogni posto disponibile, mentre in Liguria solo tre.

La polemica sui quesiti

Nonostante le polemiche sul livello di difficoltà delle prove scritte, il Ministero ha emesso un comunicato per chiarire la situazione, mettendo in evidenza ‘la grande superficialità di chi ha inteso giudicare il livello di difficoltà dei 650 quesiti basandosi esclusivamente sulla conoscenza del contenuto di due, tre di questi, scelti forse non casualmente fra i più semplici’.