Scuola

Tfa sostegno 2024: i 30 mila che si stanno specializzando non potranno prendere il ruolo per la modifica della normativa introdotta nel decreto PNRR

Il Governo, proseguendo sulla strada tracciata dal Ministro Giuseppe Valditara qualche settimana fa, ha annunciato nel disegno di legge Semplificazione, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, una proposta di modifica del decreto legislativo n. 66/2017 riguardante la selezione dei docenti di sostegno non di ruolo. Questa proposta prevede la possibilità per le famiglie degli alunni di richiedere la conferma del docente precario sulla cattedra di sostegno, anche senza l’intervento di un docente di ruolo e con il consenso del docente interessato.

Urgente stabilizzazione

Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, ha sottolineato che non si può garantire la continuità didattica e il diritto allo studio precarizzando il rapporto di lavoro dei docenti di sostegno, ma piuttosto stabilizzandoli e fornendo loro una formazione adeguata.

Pacifico sottolinea come il 50% dei posti di sostegno è assegnato in deroga, nonostante la necessità di trasformarli in organico di diritto, e che l’80% dei precari non è specializzato a causa delle limitazioni nell’accesso ai percorsi di formazione. Inoltre, ci sono migliaia di docenti specializzati o in corso di specializzazione che non possono accedere al ruolo a causa di modifiche normative recenti.

28mila specializzandi senza certezze

Anief critica la proposta del Governo definendola folle e dannosa per la dignità e la professionalità dei docenti di sostegno, minacciando azioni legali e segnalando la situazione alle istituzioni europee, evidenziando la violazione della Carta sociale europea e la mancanza di gestione efficace del tema dell’inclusione da parte dello Stato italiano.

“Ci sono 20 mila docenti specializzati e altri quasi 30 mila che si stanno specializzando che non potranno prendere il ruolo per la modifica della normativa introdotta nel decreto PNRR in corso di esame del Parlamento, ma anche 10 mila docenti specializzati all’estero attualmente esclusi persino dalle supplenze oltre che dalla riapertura delle GPS, almeno leggendo l’ultima bozza esaminata dal CSPI e dai sindacati. Senza dimenticare che i docenti di sostegno in prima fascia GPS da quest’anno non verranno più immessi in ruolo”.

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