Economia & Fisco

Venerdì 22 pagamento stipendio per un milione e 300mila docenti e Ata: tornano le addizionali ma il problema sono i pochi arretrati e l’indennità di vacanza contrattuale ridotta

Il prossimo circa un milione e trecentomila lavoratori della scuola riceveranno l’accreditamento dello stipendio. Si tratta di docenti personale Ata. Per i dipendenti immessi in ruolo o con contratto fino al 30 giugno o 31 agosto 2024 è già possibile verificare all’interno dell’area riservata di NoiPA l’entità del compenso mensile.

Le addizionali regionali e comunali

Per molti risulta leggermente ridotta rispetto a quello passato per via dell’applicazione delle addizionali regionali e comunali.

Non solo: grazie al Ccnl 2019/21 firmato a fine gennaio, docenti e Ata hanno beneficiato di un aumento medio mensile di 124 euro per i docenti, di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi e di 90 euro per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. C’è poi un +8,4% per il compenso individuale accessorio, il +5,2% per la retribuzione professionale docente e l’aumento del 39,3% per i Dsga.

La delusione riguarda gli arretrati e l’indennità di vacanza contrattuale che non è stata adottata nonostante la normativa, in attesa del rinnovo del Ccnl 2022/24.

Le cifre non percepite

Alcuni dipendenti prendono in media appena 10 euro di indennità di vacanza contrattuale e hanno preso a dicembre 750 euro di assegno. I dipendenti della scuola dovrebbero ricevere mensilmente un assegno pari al 50% dell’inflazione programmata, cosa che non avviene.

Anief propone ricorsi per personale di ruolo e precari finalizzati al recupero della piena indennità di vacanza contrattuale che consente il recupero del doppio dell’assegno ricevuto a dicembre 2023, a norma di legge.

Anche i precari avrebbero dovuto prendere 67 euro in più al mese da gennaio 2024.

Per sapere a quanto si ha diritto per mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale basta controllare il proprio cedolino dello stipendio: si verifica l’assegno corrisposto nel mese di dicembre 2023 e si divide la cifra per 13 mensilità. La somma ricavata, quindi, si moltiplica per la tabella messa a disposizione da Anief. In media ogni dipendente ha diritto ad arretrati che vanno dai 2mila ai 4 mila euro.

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