Economia & Fisco

Stipendio Noipa febbraio 2024 basso: cosa è accaduto alle buste paga di questo mese

Febbraio 2024 ha portato con sé una sorpresa amara per molti docenti e personale ATA del settore scolastico italiano: lo stipendio, percepito tramite il sistema NoiPA, è stato notevolmente ridotto a causa dell’applicazione del conguaglio fiscale. Una procedura, sebbene regolare e prevista, che ha generato preoccupazione e proteste tra i lavoratori, poiché le riduzioni salariali hanno raggiunto cifre considerevoli, oscillando tra i 200 e gli 800 euro.

L’analisi dei cedolini di febbraio 2024, consultabili nell’area riservata di NoiPA, rivela due detrazioni principali: il conguaglio fondo pensione e il conguaglio fondo credit. Detrazioni che, legate rispettivamente ai contributi pensionistici e al fondo credito, riflettono un’attenta regolazione dei contributi basata sulle dinamiche contributive dell’anno fiscale precedente.

La riduzione degli stipendi ha colpito duramente docenti e personale ATA, con il 92% dei docenti che ha segnalato una diminuzione dello stipendio superiore ai 100 euro rispetto al mese precedente. Inevitabili una serie di interrogativi non solo sulle modalità di calcolo fiscale, ma anche sull’impatto sul potere d’acquisto e sul benessere finanziario dei professionisti dell’educazione, specialmente per coloro con responsabilità familiari.

Il conguaglio fiscale rappresenta la differenza tra le ritenute IRPEF applicate mensilmente e l’imposta effettivamente dovuta, calcolata alla fine dell’anno fiscale. Tuttavia, le nuove aliquote IRPEF introdotte a partire da febbraio 2024 portano con sé la speranza di un leggero aumento dello stipendio per coloro che guadagnano oltre 28.000 euro lordi annui. Un aggiustamento che introduce una nuova struttura di aliquota che varia in base al reddito, offrendo un certo sollievo fiscale a una vasta fascia di lavoratori.

Le reazioni al conguaglio fiscale non si sono fatte attendere. Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha espresso preoccupazione per il trattamento riservato ai lavoratori della scuola e ha sottolineato la necessità di un approccio più rispettoso e considerato. Ancodis ha denunciato l’indifferenza dello Stato verso i dipendenti pubblici e ha invitato le “vittime” del conguaglio fiscale a unire le forze per cambiare l’attuale sistema fiscale, ritenuto ingiusto e penalizzante per i lavoratori onesti.

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