Scuola

Addio messa a disposizione scuola: cosa cambia con l’interpello, i vantaggi per il sostegno

Una delle novità riguardanti le supplenze docenti per il futuro è l’addio allo storico istituto delle domande MAD. Una risorsa importante per i dirigenti scolastici e per i docenti in cerca di incarico. Ma le possibilità, per entrambi, non diminuiranno. Cambia solo il meccanismo che c’è alla base delle convocazioni con l’istituzione dell’interpello come metodo unico.

L’invio della disponibilità

Il cambiamento è rappresentato dall’addio a quella che conosciamo come classica MAD, domanda di messa a disposizione che ha caratterizzato gli ultimi anni grazie alla quale il docente invia alle scuole la propria disponibilità.

Tocca poi al dirigente scolastico, quando le graduatorie di istituto della scuola interessata e quelle della scuole viciniori sono esaurite, valutare i candidati più idonei. L’esaurimento delle graduatorie si ottiene quando si assegna la supplenza e allo stesso tempo non c’è nessun aspirante che possa o voglia accettare la supplenza. I motivi possono essere diversi: il docente può essere già impegnato in altro incarico o può non essere interessato.

E così si verifica l’equivoco in base al quale la supplenza viene assegnata a docenti privi del titolo. Un problema che riguarda spesso il sostegno.

Cosa cambia

Con l’interpello si ha un SOS, una proposta di supplenza che la scuola invia alle altre scuole e agli Uffici Scolastici provinciali di tutta Italia. In questo modo si prova in tempi rapidi a fare in modo che vengano presentate le domande per la supplenza offerta.

Non ci sono limitazioni ad una sola provincia. Per rispondere non bisogna avere necessariamente il titolo, ma non si ha la priorità in questo caso.

I dubbi da chiarire

Scatta dunque il processo inverso rispetto alla mad: non è più quindi il docente che si propone alla scuola ma la scuola che propone la supplenza e poi sceglie.

Con questa modifica dovrebbe essere garantita la presenza di docenti specializzati su posto di sostegno. La possibilità di poter accettare supplenza in altra provincia tramite Interpello dovrebbe essere limitata al solo posto di sostegno.

La FLCGIL scrive “Non è consentito partecipare alla procedura a coloro che sono già stati individuati quali destinatari di contratto a tempo determinato nonchè, per i soli posti comuni, a coloro che sono inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze.”

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