Graduatorie, Gps e supplenze

Stabilizzazione docenti precari: assunzioni dalle graduatorie per le supplenze con il doppio canale di reclutamento a prescindere dai nuovi concorsi scuola

Assumere da Gps per superare più velocemente il problema del precariato, per il quale sembra insufficiente la formula dei concorsi scuola. Nonostante il ministero abbia intenzione di proporli d’ora in poi annualmente. Lo ribadisce Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a Orizzonte scuola Tv.

Doppio canale di reclutamento

La ricetta è quella proposta più volte negli scorsi anni, ma adesso assume ancora più valore alla vigilia del primo dei due concorsi scuola in programma nel 2024, uno a fine febbraio (con l’avvio delle prove scritte che deve però ancora essere ufficializzato) e uno in autunno (anche in questo caso date tutte da specificare): “Sicuramente una soluzione è quella di ritornare al doppio canale di reclutamento, che permetterebbe di assumere dalle Graduatorie per le supplenze. Lo si fa da qualche anno per il sostegno, ma con il Pnrr non si pensa a questa possibilità, ma ai concorsi. Sul sostegno abbiamo raddoppiato i posti in questi anni ma abbiamo raddoppiato anche il numero di precari. Bisogna cambiare le regole sul reclutamento e bisogna cambiare le regole sulla mobilità”.

La specializzazione su sostegno

C’è poi il tema dei posti di specializzazione sul sostegno, per il quale Anief specifica che “noi abbiamo sempre dimostrato che il numero programmato non rispetta le reali esigenze. Abbiamo cercato di presentate un emendamento che poi è stato modificato per l’accesso diretto con tre anni di servizio sul sostegno. Non c’è flessibilità ma si procede in base ai numeri indicati dagli atenei. Ci sono principi costituzionale e del buon senso che vanno garantiti e dovrebbero superare queste dinamiche”.

L’assunzione dei supplenti

La strategia è definita, ma va applicata quanto prima per evitare che i numeri delle supplenze continuino a crescere o che anche solo restino immutati: “Bisogna creare dei canali e assumere i supplenti ed eliminare i vincoli nel trasferimento: si vuole vivere per lavorare e per il progresso del Paese. Il Pnrr, che ha previsto la continuità didattica e quindi i vincoli sulla mobilità, non si rinegozia perché altrimenti si perderebbero i fondi. È quindi è per questo che si va avanti di anno in anno con la richiesta di deroghe; noi come sindacato lo ribadiamo, non si tutela così la continuità didattica”.

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