Scuola

Percorsi abilitanti per docenti di ruolo: ecco perchè c’è ancora pessimismo circa il loro avvio

E’ ancora caratterizzata da grande incertezza la questione inerente la realizzazione dei percorsi da 30 CFU per docenti già abilitati o specializzati. Al momento si parte dal presupposto che la realizzazione di questi percorsi non è contemplata all’interno della nota del 6 novembre 2023. Questo ha comportato che alcune Università non hanno messo in primo piano l’organizzazione di questi corsi, il cui futuro è sempre più nebuloso.

L’organizzazione dei percorsi

Ma questo non esclude che si riesca, come hanno convintamente affermato alcune facoltà, che si possa riuscire a realizzarli già nel corso dell’anno accademico 2023/24.

Un interessante punto di vista in questo senso arriva dall’Università di Firenze, che prima di Natale ha parlato delle difficoltà a organizzare i percorsi da 30 CFU per docenti già abilitati:

La norma, secondo i responsabili dell’organizzazione dei percorsi, indica come i 30 CFU del caso considerato dovrebbero essere totalmente di didattica disciplinare, anche online.

La suddivisione dei crediti

Nel percorso da 60 CFU, i CFU di didattica disciplinare sono 16, in presenza. Da qui deriva il problema di allestire in tempi brevi un percorso di altri 14 CFU di didattica disciplinare per un numero imprecisato di corsisti perché in questo caso l’accesso non ha numeri prestabiliti.

Le università si stanno quindi ponendo il problema di ritrovarsi con aule troppo piene che non consentirebbero di garantire lo svolgimento del percorso da 60 CFU, considerato prioritario in quanto finalizzato a una prima abilitazione.

In tutto ciò mancano ancora indicazioni precise da parte del ministero, che contribuiscono a far temporeggiare le università nell’organizzazione dei corsi.

Le rassicurazioni del ministero

Finora si registrano delle rassicurazioni da parte del ministero nei confronti dei sindacati, con le quali è stato garantito che questi percorsi verranno attivati. Ma nulla di concreto.

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