Scuola

Percorso abilitante 60 cfu come funziona: classi di concorso disponibili, dipendono dalle singole Università

Con l’inizio del 2024 ogni giorno di fatto è quello buono per ottenere novità significative e aggiornamenti in merito all’avvio dei tanto attesi percorsi abilitanti che segnano il nuovo corso del reclutamento scolastico e della formazione docenti. Se il primo concorso scuola in programma quest’anno, lo straordinario ter, è slegato dalla partecipazione a questi corsi e dall’ottenimento dei cfu, dal secondo concorso scuola, quello che si svolgerà in autunno, la connessione sarà profonda e imprescindibile.

Le date di avvio

In attesa dunque di conoscere la data di avvio di questi percorsi, ci si può fare un’idea dei requisiti di partecipazione e delle caratteristiche dello stesso. Uno dei più attesi è il percorso più completo, quello che consente di acquisire 60 cfu.

Si tratta di un percorso formativo grazie al quale si consegue l’abilitazione all’insegnamento per classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado. Le classi di concorso disponibili dipendono dalla programmazione delle singole Università.

Università che al momento sono ancora in attesa dell’accreditamento per poter far partire i percorsi. Per accedere è necessario essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

Laurea ( Vecchio Ordinamento, Specialistica o Magistrale o titolo equipollente o equiparato) o Diploma dell’Alta Formazione Artistica, musicale e coreutica di II livello (o titolo equipollente o equiparato)
studenti iscritti ad un Corso di Laurea Magistrale
studenti iscritti ad un Corso Laurea Magistrale a Ciclo unico che abbiano già conseguito almeno 180 crediti entro il termine di scadenza per la presentazione della domanda di iscrizione al percorso PF60;
diploma ITP (requisito valido fino al 31 dicembre 2024) per le classi di concorso della tabella B

La laurea deve essere coerente con la classe di concorso richiesta.

Le modalità di accesso

Non c’è solo la data di inizio dei percorsi da stabilire, ma anche le modalità di accesso, che solo l’apposito decreto del ministero potrà chiarire.

Il percorso prevede

insegnamenti di Area Comune (24 CFU)
insegnamenti di Area disciplinare per classe di concorso (16 CFU)
Tirocinio diretto e indiretto (20 CFU)
Prova finale
1 CFU = 6 ore di didattica

Anche eventuali esami da sostenere nel corso del percorso formativo saranno a discrezione delle singole università, mentre è già sancita
la frequenza obbligatoria per una percentuale minima del 70% di ogni attività formativa.

Il riconoscimento dei cfu pregressi

Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i percorsi universitari di formazione iniziale possono essere svolti in modalità telematica sincrona. Sono esclusi tutti gli altri anni accademici e restano fuori tirocini e laboratori, con una percentuale massima del 50% del totale.

Anche in questo caso le attività da destinare a questo tipo di modalità dipende dalle singole Università, così come il calendario delle attività. Il DPCM 4 agosto 2023 prevede il riconoscimento dei CFU pregressi. 

I costi non potranno superare i 2.500 euro per il percorso da 60 CFU. I laureati potranno scegliere anche il percorso

  • 30 CFU per accedere al secondo concorso della fase transitoria, previsto per l’autunno
  • vincita del concorso
  • 30 CFU post concorso per completare la formazione e conseguire l’abilitazione nella classe di concorso scelta per il concorso

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