Economia & Fisco

Pagamento supplenze brevi 2023: emissione speciale dei pagamenti, si può inviare diffida per ottenere gli interessi

Le feste di Natale sono alle porte e sembra ormai evidente che è destinata a non risolversi per tempo la questione critica del mancato pagamento degli stipendi per migliaia di supplenti brevi della scuola. Alcuni sono in attesa addirittura dallo scorso mese di settembre.

Niente pagamenti prima di Natale

I sindacati continuano a sollecitare il ministero definendo inaccettabili i ritardi che si stanno accumulando, anche a fronte di promesse che alla fine non sono state mantenute. Il fatto di non pagare gli stipendi cui questi docenti hanno diritto nemmeno a ridosso delle festività natalizie è l’ennesima dimostrazione di un trattamento inaccettabile nei confronti di chi con sacrifici e rinunce regge di fatto la spina dorsale dell’istruzione scolastica italiana, suo malgrado.

I sindacati stanno insistendo direttamente con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara affinchè si proceda al più presto con il semplificare e accelerare i pagamenti, mediante un’emissione speciale. Sempre più evidente la disparità di trattamento e rispetto nei confronti dei docenti precari rispetto ai colleghi già di ruolo.

Supplenti vittime della burocrazia

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sta avvenendo esattamente quello che avevamo annunciato qualche settimana fa: “l‘esercito di proletari’ di Stato, con i precari della scuola si allarga di giorno in giorno. Questo, fa ancora più scalpore per via delle promesse che l’amministrazione pubblica ha fatto in passato. Come si fa a non pagare i supplenti brevi, rendendoli vittime della burocrazia e costringendoli a umiliazioni di questo genere, a fare dei prestiti di ogni genere per coprire le spese vive dei viaggi, di vitto e alloggio legati al lavoro che svolgono a scuola? Lo ripetiamo: paradossalmente, se fossero disoccupati prenderebbero regolarmente la Naspi. Invece siamo arrivati a Natale e continuiamo a non avere notizie di pagamenti e nemmeno di emissione speciale”.

Diffida e richiesta degli interessi

Il sindacato Anief si sta attivando non solo sollecitando il ministero, ma mettendo anche a disposizione degli insegnanti e degli Ata che si trovano in questa difficile situazione una specifica diffida che consentirà poi di ottenere gli interessi di mora: “Il Mef non può procrastinare ancora i tempi di pagamento dei loro stipendi, ma dovrà ottemperare assolutamente e immediatamente mettendo a disposizione i fondi per pagare il dovuto a questi lavoratori. Inoltre, continueremo a diffidare e a ricorrere in tribunale per tutti gli altri diritti negati ai precari”, conclude il presidente Marcello Pacifico.