Se da un lato c’è soddisfazione per l’approvazione come legge dell’emendamento proposto le scorse settimane che consente la proroga dei contratti dell’organico aggiuntivo ATA, PNRR e Agenda Sud, dall’altro lato i sindacati frenano sull’eccessivo entusiasmo sottolineando come ci sia ancora molto da fare.

Proroga dei contratti

La decisione di prorogare questi contratti, già ampiamente annunciata, si colloca all’interno della norma facente parte del decreto Anticipi pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventato Legge n. 191, con la quale sono passate le “modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2023”.

Il provvedimento è già entrato in vigore nelle scorso ore. Come detto se da un lato c’è soddisfazione per il prolungamento di questi contratti, cosa che da continuità al lavoro degli assunti e maggiori certezze alle scuole per quel che riguarda il poter contare per il futuro di un personale numericamente più nutrito, dall’altro lato c’è prudenza in virtù delle molte cose ancora da sistemare.

Ora si lavora all’organico aggiuntivo maggiorato

Lo sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il risultato raggiunto dal sindacato non è da poco, considerando che in fase iniziale l’organico era previsto solo fino al 31 dicembre 2023. Continueremo comunque a lottare per avere un organico aggiuntivo maggiorato, almeno 20mila unità, e soprattutto confermato per tutti i tre anni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Perché i progetti del Pnrr non si portano avanti con le parole: servono risorse umane aggiuntive per tutta la durata delle stesse azioni di potenziamento concordate con l’Europa”.

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