Sono in corso le assunzioni di personale ata, soprattutto collaboratori scolastici che verranno messi sotto contratto fino al 31 dicembre grazie al nuovo piano di reclutamento facente parte dell’organico aggiuntivo in vista dell’attuazione dei progetti pnrr.

Fondo da 50 milioni di euro

L’organico aggiuntivo in questione, anche detto ex organico covid, sarà finanziato con un fondo di 50 milioni di euro fino alla fine del 2023. Il ministro Valditara ha già annunciato che la scadenza a fine anno dei contratti è solo una necessità formale e burocratica che non dovrebbe mettere in discussione la proroga di tutti i contratti almeno fino alla fine dell’anno scolastico.

Le scuole destinatarie di queste assunzioni sono quelle che durante il monitoraggio hanno manifestato la necessità di interare il proprio personale con quello aggiuntivo. Alcune scuole hanno declinato la possibilità. I fondi sono stati suddivisi tra le scuole beneficiarie, e questo significa che ogni istituzione scolastica ha a disposizione un budget definito per un’unità di personale fino al 31 dicembre.

La sostituzione

Si sta ponendo però in questi giorni il caso di personale nominato che non può prendere servizio perché in congedo o perchè in altre condizioni di impossibilità. In questo caso si pone il problema della sua sostituzione. Il problema è che la scuola ha una precisa assegnazione di fondi e che i fondi stanziati non sono sufficienti per due incarichi.

Al momento la normativa non precede alcuna sostituzione in quanto i fondi sono destinati a un incarico e non potrebbero bastare per due supplenti. Al personale in congedo spetta la retribuzione e la scuola non ha i soldi sufficienti per due stipendi.

La nota del ministero

Il Ministero ha infatti specificato fin da subito alle scuole beneficiarie che le risorse finanziarie sono “da destinarsi alla attivazione di un incarico temporaneo di Collaboratore scolastico con contratto a tempo determinato”. Dunque al momento non è possibile pensare ad alcun  tipo di sostituzione.