Scuola

Prossimo concorso scuola 2023: a giorni il bando, parteciperanno il doppio dei candidati rispetto ai posti disponibili

Il prossimo concorso scuola 2023 sancirà di fatto la nuova stagione delle procedure di reclutamento volute dal ministero all’interno dell’ambito della riforma di reclutamento docenti prevista dalla fase transitoria del Pnrr. Il tutto proprio nei giorni in cui sono stati ufficializzati i prossimi percorsi abilitanti docenti che consentiranno l’avvio di concorsi nel 2024.

Gli impegni della fase transitoria

Il tempo stringe per il ministero che deve rispettare gli impegni presi con l’Europa nell’ambito della riforma del reclutamento prevista dal Pnrr, che include una fase transitoria fino al 2024. Entro questa scadenza il Ministero dovrà assumere 70 mila nuovi docenti.

Al momento tutte le attenzioni sono rivolte al primo concorso il cui bando dovrebbe arrivare da un giorno all’altro, se il ministero vorrà rispettare l’impegno di attuarlo entro la fine del 2023. Un concorso finalizzato alla stabilizzazione dei precari, definito straordinario, e che consentirà il reclutamento di circa 40 mila docenti, ripartiti tra 30.216 posti di personale docente, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno. A questi posti dovrebbero aggiungersi circa 10 mila cattedre (ma forse qualcosa in meno) non coperte dalle immissioni in ruolo di quest’anno. Per conoscere in maniera ufficiale il nuovo contingente di docenti bisognerà attendere la conclusione delle valutazioni in corso presso il Ministero dell’Economia.

I requisiti di partecipazione

Potranno prendere parte al concorso i docenti che hanno ottenuto 24 crediti formativi universitari entro il 31 ottobre 2022, o che hanno maturato almeno tre anni di anzianità di servizio.

Il numero di partecipanti dovrebbe essere superiore più del doppio rispetto ai partecipanti, se verranno confermate le stime in base alle quali saranno circa 100 mila i candidati che potrebbero partecipare. Queste le stime della Crui.

Il prossimo concorso scuola 2023 sarà a suo modo rivoluzionario se si considera che non ci sarà una prova preselettiva, ma solo una prova scritta seguita da una orale, dopo un anno di tirocinio.

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