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Posti disponibili personale Ata 2023/24: scoperti ancora oltre 20mila incarichi in tutta Italia

I dati ufficiali del Ministero dell’Istruzione relativi alla copertura dei posti del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) nelle scuole per l’anno in corso, suscitano alcune riflessioni importanti sulla situazione occupazionale nel settore educativo. La disponibilità di posti e le assunzioni effettive sollevano questioni chiave per il sistema scolastico italiano.

Mancata copertura dei posti

Iniziamo con i numeri. Quest’anno, i posti disponibili per il personale ATA nelle scuole erano 27.409, una cifra significativa che riflette la complessità delle esigenze amministrative e logistiche nelle istituzioni educative. Tuttavia, quando si analizza il numero di assunzioni effettive, emerge una discrepanza notevole: solo 9.750 assunzioni a tempo indeterminato sono state autorizzate.

Questi dati svelano un problema evidente: nonostante ci siano un considerevole numero di posizioni vacanti nel personale ATA, il numero di assunzioni effettive è notevolmente inferiore. Tale situazione comporta la mancata copertura di un crescente numero di posti in organico di diritto nelle scuole italiane.

La necessità di ricorrere agli interpelli

La Cgil ha osservato che questa situazione mette in luce la necessità di affrontare il problema della copertura dei posti in modo più efficace. Anche quest’anno, ad esempio, non sono state effettuate assunzioni per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) a causa dell’assenza di candidati nelle graduatorie concorsuali.

I sindacati hanno inoltre richiesto dati aggiuntivi riguardanti il numero dei posti liberi relativi ai Direttori Scolastici, una figura chiave nelle istituzioni educative. La ricerca di candidati per queste posizioni ha richiesto la pubblicazione di interpelli per assistenti amministrativi, evidenziando ulteriormente le sfide nell’assegnazione di queste importanti responsabilità.

Per colmare il gap nella copertura dei posti ATA vacanti, molti Uffici Scolastici hanno dovuto ricorrere a supplenze e attivare posti in deroga per soddisfare il fabbisogno di personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Queste soluzioni temporanee hanno contribuito a garantire il funzionamento delle scuole, ma evidenziano la necessità di affrontare in modo più strutturale la questione della copertura del personale ATA nelle istituzioni educative italiane.

Una discrepanza da colmare

I dati sulle assunzioni nel personale ATA nelle scuole rivelano una discrepanza tra i posti disponibili e le assunzioni effettive. Questa situazione richiede un’attenta considerazione e azioni mirate per garantire una copertura adeguata e stabile del personale nelle scuole italiane. La questione del personale ATA è cruciale per il corretto funzionamento del sistema scolastico, e quindi è importante affrontarla con soluzioni a lungo termine.

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