Graduatorie, Gps e supplenze

Errori algoritmo Gps: esplode la protesta, chiesto il recupero dei docenti esclusi dalle nomine

Nessuna rivoluzione nel funzionamento dell’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze tramite procedura informatizzata, anzi. I miglioramenti rispetto allo scorso biennio stentano a essere riconosciuti dai sindacati e dai diretti interessati, che sulla scorta di quanto avvenuto nelle edizioni precedenti continuano a riscontrare anomalie, presunte ingiustizie e poco rispetto delle reali posizioni occupate in graduatoria.

La posizione del ministero

Dall’altra parte ministero e uffici scolastici difendono a spada tratta il proprio operato e la validità delle scelte fatte, attribuendo il riscontro di presunte irregolarità a errori nella presentazione della domanda, delle scelte, o alla non considerazione delle precedenze. Il risultato è che ci sono precari in protesta sul tetto dell’Ufficio scolastico di Milano contro l’algoritmo, definito inefficace.

Secondo gli insegnanti in protesta, denuncia Adl Cobas, questi docenti sono stati licenziati in modo discriminatorio da un algoritmo esternalizzato a diverse aziende, con conseguenze disastrose per il sistema scolastico.

Le richieste

La richiesta è la creazione di un elenco integrativo subito, che consenta la creazione di una lista di nominativi basata sulle reali disponibilità al 01/09/2023 e eventuali disponibilità ulteriori, al fine di riconsiderare la graduatoria delle esclusioni. Se il ministero accoglierà la richiesta solo il tempo potrà dirlo, ma sembra difficile con le operazioni ormai abbondantemente avviate e l’anno scolastico in corso.

E così si rischia di tornare indietro di un anno, quando ci si lamentava dei risultati dell’algoritmo, rimandando i miglioramenti all’anno successivo.

Le maggiori criticità

E invece, secondo i docenti in protesta, siamo ancora al cospetto di nomine basate su dati non aggiornati, con il bollettino di disponibilità per l’anno scolastico 2023-2024 pubblicato successivamente alla compilazione delle preferenze. Il risultato è un grave disagio nella pianificazione e nell’assegnazione delle nomine.

In molti poi sottolineano come ci sia discrepanza nelle disponibilità pubblicate, con dati che risultano parzialmente non conformi alla situazione reale, causando ulteriori confusione e discriminazione nei confronti dei docenti precari.

C’è chi poi sottolinea una mancanza di revisione degli elenchi GPS e il difetto dello scorrimento unico per la prima e la seconda fascia che avrebbe privato molti docenti dell’opportunità di ottenere un incarico, basandosi su dati non aggiornati e inefficaci.

Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti e le notizie in tempo reale.