Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze Gps 2023 miur: in arrivo altre 25mila convocazioni per l’aumento dei posti in deroga di sostegno durante l’anno

Arrivano i primi dati ufficiali da parte del ministero per quel che riguarda l’assegnazione delle supplenze in vista dell’anno scolastico che proprio in queste ore sta riprendendo in tutta Italia. Se l’obiettivo del ministero era quello di ridurre la supplentite, compensando con un alto numero di immissioni in ruolo e stabilizzazione dei precari, si può dire che il compito è rimandato a data da destinarsi.

Le prospettive a breve termine

Il perchè è evidente: l’anno scolastico 2023/2024 è caratterizzato da un netto incremento delle supplenze, che arrivano a 135.138. La ripartizione dei dati dice che le supplenze annuali sono 40.561 mentre quelle fino al termine delle attività didattiche sono 94.577. Dati che stridono con la necessità di ricorrere a questo genere di contratti a tempo per ridare slancio alla scuola. Per il momento però la realtà è questa e la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto per il concorso straordinario che dovrebbe stabilizzare oltre 30mila precari giunge a proposito.

A preoccupare ulteriormente i sindacati, il fatto che il numero delle supplenze potrebbe aumentare di ulteriori 20.000-25.000 a causa dell’incremento dei posti in deroga di sostegno durante l’anno.

Come si suddividono i dati

Questa la ripartizione dei dati relativi ai diversi tipi di supplenza:

Supplenze al 31 agosto: coprono 10.345 posti vacanti non confermati e 30.216 posti accantonati per il concorso PNRR. Supplenze al 30 giugno: destinati a 14.142 posti comuni istituiti per l’adeguamento organico, 70.435 posti di sostegno in deroga (dato provvisorio) e 10.000 posti stimati per sostituire docenti di ruolo in particolari posizioni di stato.

Le prospettive per i posti di sostegno

I posti vacanti e disponibili coperti da supplenze annuali ammontano a 40.561 e avranno la funzione di andare a coprire le nomine in ruolo del primo concorso PNRR dall’anno scolastico 2024/2025. Non va però dimenticata la questione delle rinunce dovute alle spese elevate per gli interessati fuori regione e provincia. A preoccupare ulteriormente la presenza del vincolo triennale nella prima sede per i neoassunti.

I posti di sostegno in deroga (70.435) dovrebbero quantomeno beneficiare della stabilizzazione organica e l’aumento dei posti di TFA nelle università.

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