Graduatorie, Gps e supplenze

Convocazioni Gps 2023/2024: l’aggiornamento della pubblicazione delle nomine, e le province in difficoltà

Si può iniziare a stilare un primo bilancio inerente l’assegnazione delle supplenze dei docenti per l’anno 2023/2024 provenienti dalle graduatorie ad esaurimento (GaE) e dal Graduatorie provinciali GPS. Tutti gli Uffici Scolastici sono riusciti a pubblicare almeno un primo elenco di nomine prima dell’inizio delle lezioni, fissato in alcune province già per il 11 settembre.

Le province con difficoltà

Tuttavia, il quadro non è ancora completo e presenta sfide diverse tra regioni più efficienti come il Piemonte e l’Emilia Romagna, e regioni come Roma e Napoli che hanno riscontrato maggiori difficoltà. Ecco come si è sviluppato e come inizierà l’anno scolastico nel contesto della precarietà scolastica.

Il processo di assegnazione delle supplenze ha coinvolto un sistema informatico che ha incrociato le domande dei docenti con le scelte effettuate e i posti disponibili nelle diverse sessioni di nomine.

Nel frattempo, le scuole avranno la possibilità di pubblicare le graduatorie di istituto che saranno utilizzate per assegnare le supplenze residue provenienti dal GPS nel caso in cui le graduatorie ad esaurimento siano completamente esaurite, oltre alle altre supplenze temporanee.

Il diritto al completamento di orario

Nel caso in cui anche le graduatorie di istituto risultino esaurite, le scuole avranno la facoltà di cercare insegnanti con il titolo necessario tramite Avvisi e domande spontanee.

Un passaggio particolarmente delicato riguarda il completamento dell’orario delle supplenze dei docenti su spezzone e algoritmo, stabilendo le condizioni per determinare quando un docente ha diritto a completare l’orario.

Quanto al numero totale di supplenze provenienti da GaE e GPS, si stima che possa avvicinarsi ancora al tetto di 200.000 assunzioni, anche se al momento il Ministro ha annunciato un limite di 130.000.

Le supplenze al 30 giugno riguarderanno i posti lasciati liberi dai colleghi che hanno ottenuto un’assegnazione provvisoria e i posti di sostegno in deroga.

La presentazione delle Mad

Tuttavia, alcuni docenti che hanno presentato domanda potrebbero non ricevere una nomina. Ciò può accadere quando la nomina viene attribuita a un docente con un punteggio inferiore o quando il sistema di assegnazione non coincide con le preferenze espresse dall’aspirante.

In caso di rinuncia alla nomina o di altre circostanze, è importante essere consapevoli delle sanzioni e delle opzioni disponibili, come la possibilità di presentare una MAD (Messa a Disposizione).

Infine, i docenti che ricevono una nomina devono attenersi ai tempi indicati nel decreto di nomina e possono richiedere il part-time o il congedo parentale se applicabile. In casi eccezionali e conformi alla normativa, è possibile richiedere il differimento dell’assunzione in servizio.