Scuola

Diplomati Isef esclusi dal concorso: buoni per le supplenze, non per il bando per educazione motoria alla primaria

Tiene ancora banco la questione dei diplomati Isef che il ministero ha deciso di lasciare fuori dalla possibilità di prendere parte al nuovo concorso per insegnanti di educazione motoria alla primaria. Una decisione che i sindacati non hanno gradito, dal momento che si tratta di una presa di posizione che stride con quanto avvenuto nel mondo della scuola italiana nell’ultimo biennio.

L’esclusione dalla procedura

Infatti i diplomati Isef, che per il momento e salvo sorprese restano fuori dalla possibilità di prendere parte a questa procedura, si ritrovano esclusi nonostante negli ultimi due anni siano stati chiamati a fare supplenze su questi posti.

Per i sindacati è una decisione quindi illogica e illegittima, al punto che Anief ha deciso di promuovere un ricorsi n modo da far partecipare al nuovo concorso per insegnanti di educazione motoria alla primaria anche i diplomati Isef e non solo i laureati in Scienze dell’Educazione motoria.

Decisione contraddittoria

Ora spetterà al giudice stabilire se davvero, come sostengono i sindacati, sia illegittima l’esclusione dei diplomati ISEF dal concorso per insegnare educazione motoria nella scuola primaria. La giurisprudenza in questo senso non fornisce una risposta univoca, perchè se si verificano i precedenti si scopre come in alcune occasioni si siano ammessi alle procedure concorsuali ordinarie i diplomati ISEF. In altre occasioni, come per la recente procedura riservata, ha confermato l’esclusione.

Atto discriminatorio

Secondo i sindacati, la natura abilitante della procedura non può escludere docenti che negli ultimi due anni lo stesso ministero ha voluto immettere in cattedra, anche se a titolo temporaneo, per effettuare le supplenze con titolo ritenuto valido per le GPS. I sindacati sono convinti che si tratti di una decisione illogica e illegittima che danneggia ingiustamente i diplomati ISEF. Si configura un comportamento palesemente discriminatorio e lesivo delle legittime aspettative e dei diritti acquisiti, secondo i sindacati, Anief in particolare.

Gli idonei del concorso

Parallelamente prosegue la battaglia per l’inserimento nelle graduatorie di merito di tutti gli idonei che supereranno le prove del concorso e non dei soli vincitori in base ai contingenti autorizzati, come invece previsto nel bando.