Scuola

Precari scuola: via al nuovo percorso per diventare docenti, ma prima la fase transitoria

Si profilano nuove interessanti opportunità all’orizzonte per gli insegnanti precari della scuola secondaria, finalmente al centro di una serie di iniziative interessanti che mirano a ridurre la supplentite imperante negli ultimi anni nel mondo della scuola.

Il concorso straordinario ter

Si tratta di opportunità interessanti ma che allo stesso tempo delineano uno scenario che sarà ricco di appuntamenti per coloro i quali vorranno provare, finalmente, a uscire dal limbo del precariato. Già a partire dal 2023, ci sarà la possibilità di prendere parte al concorso straordinario ter in partenza in autunno (dovrebbe essere bandito ad agosto), il percorso abilitante e poi finalmente l’immissione in ruolo.

La riforma del reclutamento, per consentire di allineare le situazioni pregresse a quelle che si andranno delineando con le nuove regole della riforma, necessita di una fase transitoria che durerà fino alla fine del 2024. I candidati in questo caso avranno la possibilità di accedere ai concorsi con requisiti diversi rispetto a quelli richiesti in via ordinaria.

I tre anni di servizio anche non continuativo

Il nuovo sistema di reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado è strutturato in base a un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, che consente di ottenere almeno 60 CFU/CFA.

Chi completa questo percorso, accederà poi a un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale. Sarà in questo caso un concorso riservato agli abilitati e ai docenti che, alla data di presentazione delle istanze, abbiano svolto nelle scuole statali tre anni di servizio anche non continuativo, negli ultimi cinque, di cui uno nella specifica classe di concorso di partecipazione.

Il sistema a regime

La parte finale di questo percorso è caratterizzato da un periodo di prova in servizio di durata annuale. Un percorso che deve essere completato con test finale e valutazione conclusiva. Ma questo percorso potrà essere avviato soltanto una volta che tutto il sistema andrà a regime. Durante la fase transitoria, valida fino al 31 dicembre 2024, i candidati avranno la possibilità di partecipare ai concorsi con requisiti differenti.