Scuola

Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento: in arrivo decreto efficace e risolutivo

Si stanno compiendo sforzi per creare le condizioni necessarie affinché il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che regolerà i percorsi formativi per l’abilitazione all’insegnamento e la specializzazione nel sostegno sia il più efficace e risolutivo possibile, in linea con le esigenze espresse dalle parti interessate. Lo assicura di Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato.

I Pas

Pittoni sottolinea l’importanza dell’accesso ai percorsi formativi per gli studenti delle scuole statali e paritarie, nonché per i dottori di ricerca. Egli fa riferimento al successo dei Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) del 2013, basati sul concetto di “scaglionamento” anziché sulla selezione a numero chiuso, come un’alternativa valida al Tirocinio Formativo Attivo (TFA), che negli anni ha mostrato alcune limitazioni.

Da qui nasce l’idea di richiedere, ad esempio, l’eliminazione del limite numerico per l’abilitazione previsto dal Decreto Legge 36/2022, che rappresenta una restrizione eccessiva per docenti delle scuole paritarie, dottori di ricerca e altre figure non direttamente legate al Ministero dell’Istruzione. Un eventuale via libera dall’Unione Europea nei prossimi giorni consentirebbe di inserire questa modifica nel decreto legge sulla Pubblica Amministrazione.

I tempi di formazione

Pittoni affronta anche alcune questioni relative al tirocinio, che sembrano inappropriate per insegnanti con esperienza, specialmente per coloro che sono già inseriti nel sistema scolastico. Questa situazione dovrebbe essere evitata per non prolungare inutilmente i tempi di formazione. Inoltre, si sottolinea che la percentuale di lezioni online, proposta dal precedente governo, del 20% è troppo bassa per coloro che già lavorano, hanno una famiglia da gestire o risiedono lontano dai grandi centri urbani. Un aumento delle lezioni online, accompagnato da adeguate misure di controllo, agevolerebbe anche l’accordo con le università per aumentare il numero di posti disponibili nei corsi. Attualmente, si sta discutendo di una gamma di incentivi per favorire questa situazione.

In conclusione, l’obiettivo è quello di migliorare i percorsi formativi per l’abilitazione all’insegnamento, prendendo in considerazione le necessità degli studenti e degli insegnanti, e di adottare misure che favoriscano l’accesso e la qualità della formazione, mantenendo un equilibrio tra le esigenze degli interessati e le disposizioni regolamentari.