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Organico aggiuntivo Ata da settembre 2023: ne mancano 40mila all’appello, docenti compresi

Non sono sufficienti i 35mila posti assicurati dal Ministero da immettere in organico mediante il nuovo concorso straordinario che verrà bandito e breve ed attuato entro l’estate per consentire le stabilizzazioni dei precari in vista del prossimo anno scolastico. I sindacati tornano sul tema dell’organico aggiuntivo, e lo fanno chiedendo stanziamenti adeguati.

Servono altri 300 milioni di euro

Per arrivare ai risultati necessari, la scuola italiana ha bisogno di altri 300 milioni di euro, cifra indispensabile per fare in modo che non vadano in fumo gli oltre 15 miliardi di euro di fondi del PNRR destinati all’Istruzione pubblica.

L’appello è lanciato da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che ribadisce come sia ormai scaduto il termine utile per attendere ulteriori risposte dal Governo che non arrivano.

L’anno scolastico volge al termine e per fare in modo che anche il prossimo sia caratterizzato dalla carenza di organico degli ultimi mesi, è necessario reperire ulteriori fondi con la massima urgenza.

L’ex organico covid

Al momento le scuole sono al collasso e non riescono a gestire adeguatamente i tanti progetti arrivati con il Pnrr. Il deficit è di qualcosa come 40.000 insegnanti e Ata aggiuntivi complessivi, che con un rapido calcolo portano alla media di cinque ad istituto autonomo. La conseguenza è che è fortemente a rischia la gestione di quei soldi e la credibilità anche delle scuole italiane.

L’unica soluzione è quella di introdurre l’organico maggiorato, provvedimento da approvare mediante un emendamento presentato dal sindacato stesso al Decreto Legge PA-Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile. Non si può prescindere dall’introduzione, di un organico aggiuntivo che consenta l’attuazione del Pnrr. Si tratta di quello che ormai viene ribattezzato ex organico covid, ovvero il contingente assegnato alle scuole durante la pandemia ormai cessata, ma che diventa indispensabile per poter raggiungere gli obiettivi legati alla lotta alla dispersione, all’orientamento, al miglioramento e recupero degli apprendimenti.