Scuola

Concorso scuola 2023: nuova procedura riservata per 24mila posti e una per gli specializzati in sostegno

Le vacanze pasquali potrebbero rappresentare uno spartiacque tra attuale e prossimo sistema di reclutamento docenti, con l’annuncio ormai imminente da parte del ministero dell’avvio di procedure legate al nuovo sistema del reclutamento. Nelle prossime settimane potrebbe arrivare la conferma dell’avvio di un nuovo concorso riservato per 24.000 posti e una procedura riservata per gli specializzati in sostegno.

Insegnanti abilitati e specializzati all’estero

Altra novità riguarderebbe la decisione di consentire agli insegnanti abilitati e specializzati all’estero di essere inseriti solo per le supplenze. Per fare questo, il ministero dovrebbe varare una norma specifica in uno dei prossimi decreti-legge che includerebbe anche lo scioglimento della riserva sulla mobilità.

Uno scenario che mette in uno stato di attesa i docenti interessati a partecipare alle prossime procedure, ma che non convince del tutto i sindacati, convinti che sia una strategia diametralmente opposta a quella che servirebbe per ridurre il precariato.

Peggioramento del precariato

In particolare, secondo il presidente di Anief, Marcello Pacifico, questa nuova strategia messa a punto dal ministero comporterà un peggioramento della situazione attuale della scuola italiana per quel che riguarda la supplentite. In particolare, secondo il sindacato, questa strategia potrà peggiorare ulteriormente la situazione per i precari, dal momento che con nove procedure diverse negli ultimi 7 anni il numero di insegnanti precari è aumentato del 220%.

L’ultimo concorso straordinario

“La possibilità di reclutare 70mila nuovi insegnanti sembra essere lontana dalla realtà, visto che solo 4.000 sui 12.000 previsti nell’ultimo concorso straordinario sono stati assunti finora. Ci si aspetta una battaglia parlamentare e un aumento dei contenziosi da parte del personale che ha ottenuto un titolo all’estero o per l’abuso dei contratti a termine”, spiega il presidente.