Concorsi

Concorso religione 2023: in arrivo due bandi, in totale 6442 posti disponibili

Adesso sono ufficiali i due concorsi, uno ordinario e l’altro straordinario, per gli insegnanti di religione cattolica. Consentiranno di assumere 6.442 docenti. Con il Milleproroghe 2023 è stato possibile riallineare i due trienni di riferimento per le assunzioni a quello della procedura straordinaria 2022/2025. In questo modo è ufficiale il rinvio alla pubblicazione dei due bandi al 2023, concorsi che dovevano svolgersi lo scorso anno.

Il requisito

Il concorso per insegnanti di religione cattolica è possibile anche grazie all’accordo raggiunto fra il Ministero dell’Istruzione e la CEI per far partire il nuovo concorso di religione cattolica, previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.

Il requisito principale di accesso per partecipare ai concorsi è la certificazione dell’idoneità diocesana. L’idoneità deve essere stata rilasciata nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso.

Tre annualità di servizio

E’ previsto un totale di 6.442 posti da bandire per gli anni scolastici 2022/23, 2023/24 e 2024/25, sulla base della consistenza della dotazione organica e del numero degli insegnanti di religione cattolica attesi, distintamente per ciclo di istruzione e per regione. La disposizione non comporta oneri aggiuntivi rispetto a quelli già previsti.

Tuttavia, il testo dell’intesa fa riferimento all’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019, che stabilisce il numero di posti da bandire nella singola regione per il personale docente di religione cattolica che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione e sia in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano.

I posti da bandire

In altre parole, l’intesa prevede la definizione dei posti da bandire per il personale docente di religione cattolica sulla base dell’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019, ma la relazione tecnica allegata al dossier del Senato fornisce una stima complessiva dei posti vacanti e disponibili per il periodo considerato, a livello regionale e per ciclo di istruzione. La relazione tecnica non sembra contraddire la disposizione contenuta nell’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge, ma fornisce un quadro più ampio della situazione dei posti da bandire per il personale docente di religione cattolica nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.