Economia & Fisco

Stipendio marzo docenti e Ata: brutte notizie, ancora niente aumento dell’1,5% in busta paga

Al contrario di quanto ci si attendeva, negli stipendi di marzo sul sito NoiPA non sarà ancora visibile l’aumento 2023 dell’1,5%. Si tratta dell’emolumento straordinario una tantum che deve essere conferito ai dipendenti della scuola sotto forma di aumento dello stipendio.

Aumento dell’1,5%

E’ un aumento che è stato sancito all’interno del provvedimento della legge di bilancio e riservato a tutti i dipendenti pubblici statali. Rientrano tra i beneficiari dunque anche i lavoratori della scuola. In virtù di questo emolumento, i dipendenti della scuola hanno diritto a un aumento fisso dell’1,5% dello stipendio lordo. Beneficeranno di questa misura per le 13 mensilità degli stipendi del 2023.

Un aumento che nel mese di febbraio non è stato ancora inserito, e che molto probabilmente mancherà anche nella busta paga NoiPA di marzo.

Liquidazione direttamente in busta paga

Sul mistero dell’assenza dell’aumento 1,5% negli stipendi NoiPA, si è espresso Duilio Mazzotti, funzionario MEF. Ha parlato dello stipendio della mancanza dell’aumento probabile anche nel mese di marzo sul suo gruppo Facebook: “Noipa non è stato ancora autorizzato a liquidare l’assegno accessorio temporaneo su 13 mensilità previsto dalla legge finanziaria. I motivi sarebbero prettamente tecnico-giuridici legati al concetto di “accessorio” dove sono presenti due scuole di pensiero. Liquidato direttamente in busta paga assimilato alla retribuzione accessoria fissa e continuativa (es. indennità di amministrazione o retribuzione professionale docenti e questa, onestamente, come avevo scritto, mi sembrava la soluzione più logica) o da liquidare su autorizzazione del proprio ufficio come per esempio lo straordinario e il fis? In attesa della soluzione le buste paga restano ferme“.

Difficile dunque ipotizzare quando sarà erogato l’emolumento dell’1,5%. La speranza è che la questione possa sbloccarsi ad aprile, quando potrebbero essere corrisposti anche gli arretrati relativi ai primi mesi dell’anno.