Scuola

Tfa sostegno 2023: test preselettivi non prima di maggio, ancora bloccato l’accesso diretto con 3 anni di servizio

Non ci sono ancora novità per quel che riguarda il decreto ministeriale sul Tfa sostegno, e migliaia di aspiranti docenti di sostegno sono in attesa che venga risolta la questione dell’accesso diretto dei docenti con 3 anni di servizio.

L’accesso diretto alla specializzazione

Il ritardo con cui si sta procedendo al ministero, porta a pensare che a questo punto i test preselettivi difficilmente potranno essere effettuati prima di maggio. Per il mondo del sostegno un momento importante se si considera che in Italia si contano qualcosa come 83 mila cattedre in deroga attribuiti a personale non specializzato.

Risposte dunque che attendono i candidati insegnanti di sostegno ma anche e soprattutto gli studenti e le famiglie destinatarie di questo tipo di insegnamento, troppo spesso assegnato a docenti non specializzati.

Sullo sfondo resta da risolvere la tematica relativa all’attuazione della norma presente nella legge 79/22 sull’accesso diretto al corso di specializzazione dei docenti con 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni.

La congiunzione che cambia tutto

Un problema formale, o burocratico, che però evidentemente risulta di risoluzione molto più difficile rispetto a quel che sembra. Si tratta infatti, lo ricordiamo, di un problema legato alla sostituzione della congiunzione “e” attualmente inserita nella norma con quella che dovrebbe essere una “o”.

Si tratta di una norma voluta dall’ex senatore della Lega Mario Pittoni, che per come è formulata resta uno scoglio insormontabile. Lo scopo del responsabile scuola della Lega era quello di presentare un emendamento durante l’iter parlamentare che consentisse l’accesso al TFA sostegno per i docenti con 3 anni di servizio in alternativa a quelli con abilitazione. Il testo finale ha invece modificato la congiunzione.

Ampliare la platea

Manca poco al nuovo corso di specializzazione ma la questione non è ancora risolta.

Al momento richiedere come requisito sia abilitazione che 36 mesi di servizio sembra eccessivo, perché si riferisce solo agli insegnanti di scienze della formazione primaria e i diplomati magistrale ante 2001/2002.

Consentire alternativamente uno dei due requisiti consentirebbe di ampliare di molto la platea per la scuola di primo e secondo grado.