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Concorso scuola 2023: se salta via subito all’assunzione dei docenti con almeno tre annualità di servizio e in possesso dei 24 Cfu

La prossima settimana il ministero potrebbe comunicare importanti novità sul reclutamento docenti, in seguito alle risposte che potrà dare l’Europa in merito. Una delle possibilità è che si proceda ad assunzioni a tempo indeterminato nel 2023 senza concorso. Questa sarebbe la soluzione più semplice e rapida per dare risposte al precariato, e andrebbe incontro ai gusti dei sindacati.

Fase transitoria indispensabile

Il ministero sarebbe però orientato a indire almeno un paio di procedure concorsuali nel breve periodo, già in primavera. L’organizzazione però non sarebbe affatto semplice. Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara sa che non si può prescindere da una fase transitoria prima di far entrare a regime il nuovo sistema di reclutamento pensato dal suo predecessore, il ministro Bianchi.

Se l’Europa darà l’ok, l’idea è quella di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato direttamente dalle graduatorie per le supplenze, a patto che i docenti interessati rispondano a una serie di requisiti.

Niente concorso

Se dovesse passare la linea di bypassare il concorso, si procederebbe con l’accesso all’anno di prova dei docenti inseriti nelle Graduatorie provinciali delle supplenze assunti con contratto a tempo determinato in quanto non di ruolo.

Per questo si pensa a una fase transitoria valida solo per il prossimo anno scolastico 2023/2024 e indirizzata ai docenti supplenti precari della scuola. L’assunzione riguarderebbe i docenti con almeno tre annualità di servizio e in possesso dei 24 Cfu.

L’assunzione scatterebbe da settembre 2023 per sfruttare l’anno scolastico come anno di prova e formazione per acquisire ulteriori Cfu. Al termine dell’anno scolastico gli insegnanti con contratto a tempo determinato, per passare all’indeterminato ed entrare di ruolo, dovranno superare un test scritto e un colloquio.

Proroga per il concorso straordinario bis

Nel frattempo Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato al Senato emendamenti al Milleproroghe per modificare il concorso straordinario bis. L’obiettivo è modificare il comma 9-bis dell’articolo 59 del decreto 73 del 2021.

Al momento è previsto un concorso su posti comuni per gli insegnanti con tre anni di servizio negli ultimi cinque e la creazione di una graduatoria regionale per titoli e prova senza punteggio minimo. I docenti assunti sulla base dei posti previsti svolgono un anno di formazione e prova. Finito l’anno e superato il test finale, vengono immessi in ruolo nella medesima scuola dove hanno svolto l’anno di formazione.

Si tratta di un concorso che si è tenuto nel 2022, e che ha impedito a tutti i candidati di avviare l’anno di formazione per alcuni ritardi. Con l’emendamento l’obiettivo è quello di una proroga per chi è inserito nelle graduatorie concorsuali.