Scuola

Proroga organico aggiuntivo: entro venerdì l’ex organico covid potrebbe ottenere il rinnovo dei contratti

Giorni di attesa per gli appartenenti all’ex Organico Covid docenti e Ata. Un organico che ormai ha cessato il suo compito con la fine dello scorso anno scolastico e i cui contratti non sono stati più prorogati con la fine della pandemia, ma che adesso potrebbero essere reintegrati se dovesse passare l’emendamento al decreto Milleproroghe sulla proroga al 30 giugno dell’Organico aggiuntivo, che ora passa ora al voto.

Responso entro venerdì

Entro questa settimana si attende un responso, che potrebbe essere positivo entro venerdì. Il decreto legge 29 dicembre 2022 n. 198, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre.

Il testo dell’emendamento

Il testo dell’emendamento a firma M5S:

All’articolo 5, dopo il comma 1, inserire i seguenti:
«1-bis. Il termine degli incarichi temporanei, attivati ai sensi dell’articolo 231-bis, comma 1, lettera b, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge. 17 luglio 2020, n. 77, del personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), di supporto e promozione alla piena ripresa delle attività didattiche e per la personalizzazione dei percorsi di apprendimento degli alunni, è prorogato al 30 giugno 2023, nel limite di spesa 390 milioni di euro per l’anno 2023.
1-ter. Entro il 31 dicembre 2023, mediante interventi di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica, sono approvati provvedimenti regolamentari e amministrativi che assicurano minori spese pari a 400 milioni di euro per ciascuno degli anni a decorre dall’anno 2023. Qualora le misure previste dal precedente periodo non siano adottate o siano adottate per importi inferiori a quelli indicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro il 31 marzo 2024, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzione della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti, tali da assicurare maggiori entrate, pari agli importi di cui al precedente periodo, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
1-quater. Ai maggiori oneri derivanti dall’attuazione del comma 1-bis si provvede mediante le maggiori entrate di cui al comma 1-ter.”.

Le esigenze del Pnrr

Le scuola, nonostante la fine dell’emergenza covid, necessitano di personale aggiuntivo anche per dare seguito agli impegni presi con l’Europa: “Senza questi accorgimenti, a cominciare dall’organico aggiuntivo, c’è il rischio fondato di compromettere i progetti e i finanziamenti del PNRR, ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief dopo l’audizione in Senato lo scorso lunedì: senza docenti in più, ad esempio, chi farà le ore aggiuntive previste per i docenti tutor? Chi opererà nelle aree territoriali oggi più svantaggiate?”.

Le proteste dell’ex organico covid

Una categoria, quella dell’ex organico covid ata e docenti, che è tornato a far sentire la propria voce: “Siamo stati presi in giro da tutte le forze politiche che hanno giocato con il nostro lavoro e le nostre famiglie, facendo promesse che in realtà non sono state mantenute, tra cui uno stanziamento di un organico aggiuntivo che in realtà rappresenta il numero dei tagli fatti dai vari governi dal 2008 ad oggi”.