Scuola

60 cfu insegnamento: decisioni su costo, numero chiuso e quando entra in vigore

Il mondo della scuola, anche in questa fase di discussione tra sindacati e ministero per la riforma del reclutamento da attuare nei prossimi mesi, è ancora in attesa dei decreti attuativi fondamentali per avviare l’abilitazione e formazione iniziale degli insegnanti. I prossimi concorsi scuola, in ogni caso, a prescindere da come saranno strutturati, necessiteranno dell’abilitazione che dopo la fase transitoria sarà consentita soltanto tramite percorsi universitari da 60 Cfu.

Finestra di accreditamento la prossima primavera

La riforma del reclutamento voluta dal ministro Bianchi è stata per larga parte approvata dal nuovo ministro dell’Istruzione Valditara, che naturalmente sta intervenendo di concerto con i sindacati per correggerla e migliorarla, e soprattutto per dare risposta in una fase transitoria che dovrebbe partire già nella prossima primavera.

La Ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha confermato: “Condividiamo la finalità di definire i contenuti del Dpcm in tempi brevi, auspicabilmente entro il mese di dicembre, permettendo così di confermare l’obiettivo temporale di avere la finestra di accreditamento nella prossima primavera, e quindi l’erogazione dei percorsi formativi nell’anno accademico 2023/2024″.

Percorso a numero chiuso

Uno degli elementi più attesi e controversi dei Decreti attuativi riguarda, oltre i costi dei percorsi universitari che dovrebbero essere calmierati a livello nazionale, riguarda l’eventuale selezione iniziale per accedere al percorso. L’idea iniziale è di avviare corsi a numero chiuso, dal momento che il ministero ha spiegato di non voler abilitare più docenti di quanti potranno poi essere stabilizzati.

Caratteristiche del vecchio Tfa

Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, ha spiegato che c’erano “pressioni affinché il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui percorsi formativi abilitanti all’insegnamento conservi le caratteristiche del vecchio Tfa: numero chiuso (mascherato) e tirocinio pure per chi insegna da una vita. Ma se passa tale approccio, di fatto pesantemente vessatorio nei confronti dei docenti con esperienza e in lista d’attesa anche da nove anni, rischiamo una selezione qualitativa al contrario: cioè che i migliori optino per settori lavorativi più accoglienti rispetto alla scuola”.