Concorsi

Doppio canale di reclutamento docenti: subito nuovi concorsi scuola in primavera e stabilizzazione precari

Accelerazione importante in vista da parte del ministero, che si scontra però con la posizione dei sindacati, per quel che concerne l’inizio della stagione dei concorsi regolari sulla base del nuovo sistema di reclutamento docenti avviato dal precedente ministero e lasciato in sospeso per la mancanza dei decreti attuativi.

Concorsi già in primavera

Dopo aver chiuso il rinnovo del contratto scuola a tempo di record (rispetto al proprio insediamento) con aumento degli stipendi e saldo degli arretrati, il nuovo ministero non perde tempo e parallelamente alla discussione della parte normativa del contratto stesso discute l’avvio di nuovi concorsi già in questa primavera, riservati sia ai precari che agli insegnanti di sostegno.

Una volontà che come detto si sta però scontrando con forti correnti sindacali contrari alla soluzione dei concorsi scuola per la risoluzione del problema del precariato, soprattutto per quel che concerne le formule giudicate antiche e farraginose di selezione dei candidati.

Il possesso dei 24 cfu

La volontà del nuovo Ministero dell’Istruzione è di avviare in primavera dei concorsi riservati per alcune categorie. Si pensa ad esempio a coloro i quali sono in possesso dei 24 cfu, crediti ancora validi ma che andranno in soffitta dopo la fase transitoria che precederà l’abilitazione mediante ottenimento dei 60 Cfu universitari.

Il ministero propone già il prossimo marzo di avviare nuove procedure concorsuali riservate anche agli idonei delle precedenti procedure con la possibilità della acquisizione di ulteriori CFU per integrare la formazione. Tra le proposte fatte, anche un canale per l’immediata immissione in ruolo su posti di sostegno.

Precari in prima e seconda fascia

Proprio di doppio canale di reclutamento si torna a parlare, e in questo senso il ministero sfonda una porta aperta essendo un cavallo di battaglia degli ultimi anni proprio dei sindacati. In questo modo, si potrebbe riuscire ad assumere i precari presenti in prima e seconda fascia. La difficoltà sta nel conciliare questa proposta con le richieste della Commissione europea nel PNRR.

In ogni caso il 2023 è già caratterizzato da alcuni concorsi in programma, uno dei quali finalizzato all’immissione in ruolo di insegnanti di sostegno già in possesso della specializzazione. Sarà un concorso riservato ai docenti già inseriti nelle GAE e nelle graduatorie di istituto, e a quelli che stanno frequentando i corsi di specializzazione.

I concorsi rinviati

Sarà un concorso diverso dal solito, dal momento che pur trattandosi di un concorso nazionale, sarà articolato su base regionale e la graduatoria sarà formulata per titoli. Parliamo di un concorso che doveva svolgersi già lo scorso anno ma che alla fine è stato rimandato al 2023.

C’è poi in programma il concorso per insegnanti di Scienze motorie e sportive nella scuola primaria. Una procedura che fa seguito a quanto stabilito lo scorso anno e che servirà a nominare docenti titolari di cattedre per il nuovo insegnamento delle scienze motorie e sportive nelle scuole primarie. Si tratta di un concorso abilitante.

Il programma del ministero è quello di bandire due concorsi per insegnare educazione fisica nelle scuole primarie. Un concorso che doveva svolgersi già lo scorso anno, ma poi anche in virtù delle vicissitudini che hanno coinvolto il Governo, c’è stato un rinvio al 2023. Il Ministero dell’Istruzione ha presentato ai sindacati la bozza del regolamento per il primo concorso ancora in attesa di pubblicazione. Al momento il programma è quello di tenere un primo concorso quest’anno e un altro nel 2024.

La fase transitoria

Si tratta di una stagione di concorsi che precederà l’attuazione della riforma del reclutamento, mediane i decreti attuativi lasciati in sospeso la scorsa estate, e che prevede l’abilitazione mediante i 60 Cfu da ottenere mediante percorsi universitari di abilitazione. Una riforma che prevede però prima una fase transitoria durante la quale verrà data possibilità di partecipazione attraverso soluzioni intermedie anche a coloro i quali sono in possesso di 24 Cfu o a chi può vantare i tre anni di servizio negli ultimi cinque.