Scuola

Trattativa rinnovo contratto scuola: integrazione dell’atto d’indirizzo per rendere subito esigibili i 300 milioni per la retribuzione professionale docenti

Prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto scuola, che ha vissuto una brusca accelerata alla fine dello scorso anno per consentire l’aumento degli stipendi di docenti e ata sulla base di cifre considerate il minimo indispensabile e che adesso va avanti sul versante normativo.

Le difficoltà sulla parte normativa

In questo senso va già in archivio la prima riunione all’Aran del 2023 sul rinnovo del contratto scuola. Il paradosso è che l’accordo sulla parte normativa potrebbe essere stato più semplice da raggiungere di quello che sarà la parte normativa.

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha presentato la trattativa descrivendola come urgente da concludere, ma le divergenze con i sindacati non sembrano di immediata risoluzione.

Secondo Orizzonte Scuola, sono in programma dal 17 al 19 gennaio altre tre riunioni che serviranno a fare il punto sulla parte normativa del contratto Istruzione 2019-21. In quei giorni si cercherà di arrivare a un punto comune.

Integrazione dell’atto di indirizzo

Saranno incontri propedeutici alla riunione plenaria alla presenza del presidente dell’Aran e dei segretari nazionali.

Come detto è la parte normativa a tenere banco, ma c’è stato spazio anche per parlare della parte economica e ci sono delle novità. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha in programma un’integrazione dell’atto d’indirizzo per rendere subito esigibili i 300 milioni di euro riferiti alla RPD (retribuzione professionale docenti).

Il prossimo rinnovo

Si tratta di risorse già stanziate nella legge di bilancio 2022 e inizialmente stanziate per la valorizzazione del merito. Sono poi previsti altri 100 milioni una tantum che serviranno a finanziare la componente fissa della retribuzione accessoria di docenti e Ata per il 2022. In totale, si parla di 85,8 milioni di euro sono per i docenti e 14,2 milioni di euro per ATA per il 2022, destinati alla RPD e al CIA.

Si dovrà poi parlare in un futuro immediato del prossimo rinnovo del contratto scuola, per il quale il Governo ha promesso di reperire ulteriori fondi per adeguare gli stipendi all’inflazione.